venerdì 5 maggio 2023

'MANGIA FUOCO' - L'ESPERIENZA CON IL FUOCO DELLA PICCOLA GIULIANA

 


Giuliana l’ho conosciuta il 24 febbraio u.s. nell’ambito del progetto ‘La foresta brucia’ nato sotto l'egida di 'MANGIA FUOCO' e promosso dalla professoressa Laura Vinciguerra docente presso la Giovanni XXIII di Isernia.

Quando mi ha raccontato della sua disavventura con il fuoco le ho chiesto di condividerla con tante altre persone. Pochi giorni fa ho ricevuto il testo scritto da Giuliana che riporto di seguito. A titolo personale, dell’associazione che rappresento e del progetto ‘Mangia Fuoco’, ringrazio di cuore Giuliana per la testimonianza resa e la professoressa Vinciguerra per quanto fatto al riguardo. Con l’occasione invito coloro i quali hanno avuto storie simili a condividerle scrivendo a: mangiafuocmolise@gmail.com

La mia esperienza con il fuoco 🔥

Tre o quattro anni fa, mi mettevano in allerta sul pericolo di incendio solo le maestre a scuola, sembrava un evento impossibile! Quindi, quando l'ho vissuto in prima persona, non è stato per niente semplice gestire la situazione emotiva.

Si stava svolgendo normalmente una lezione di catechismo dentro le aule che si trovano sotto la chiesa, quando una bambina avvertì uno strano odore emanarsi per la stanza.

La catechista pensò che provenisse semplicemente da fuori, dato che stavano svolgendo dei lavori, ma un'altra bambina non esitò ad avvisare l'insegnante che passando aveva notato che i lavori quel giorno erano sospesi; a quel punto si alzò dalla cattedra e successe qualcosa che ricordo ancora alla perfezione: aprì la porta dell'aula e tutto quello che riuscì a vedere era un'immensa luce rossa e arancione, avvolta da una forte puzza di bruciato. La catechista terrorizzata si mise le mani sul capo emettendo un urlo soffocato.

Corse verso il bagno per riempire un secchio d'acqua, mentre io ed altri miei compagni iniziammo a piangere e ad andare nel panico; si era bruciata la bacheca di plastica!

Una volta spento il fuoco ci chiesero di chiudere le porte e restare nelle aule, anche se, sinceramente, ora penso che non avesse senso, perché il fumo avrebbe potuto bloccare le porte e non avremmo avuto la possibilità di scappare dalle finestre, dato che si innalzavano per circa due metri sopra la parete, erano parzialmente opacizzate e soprattutto erano sigillate.

Poi ci fecero uscire, sembrava che i corridoi fossero invasi dalla nebbia, e della bacheca riuscimmo solo ad intravedere i resti, sciolti per terra.

Poi gli adulti andarono ad indagare sulle cause, e scoprimmo che l'incendio era stato causato da un gruppo di ragazzi irresponsabili che voleva fare uno scherzo di cattivo gusto: avevano lanciato un petardo dall'ingresso!

Tutt'ora mi inquietano questi gruppi di ragazzi e ragazze che creano questi tipi di problemi, solo per godere di un divertimento del tutto insano.

Per fortuna allora non successe niente, però la prima cosa che sentìi di fare prima di tornare a casa consapevole di aver imparato una lezione importante, fu quella di ringraziare la catechista per averci salvato da quella che è stata una sciocca bravata, ma che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

Mai giocare con il fuoco e, soprattutto, bene pensare due volte prima di fare un qualsiasi scherzo.

Giuliana Tomas

(by nicola)

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