E' nata per
denunciare le minacce, le violenze e in molti casi gli omicidi di
avvocati in diverse parti del mondo, colpevoli solo di aver esercitato
in maniera indipendente e autonoma la loro professione. Diritti umani
violati/avvocati in pericolo, è ormai una triste equazione. Non è un
caso che, per la seconda volta dal 2009 la giornata del 24 gennaio sia
dedicata alla gravissima situazione che si registra in Turchia: secondo i
dati diffusi da Arrested Lawyers Initiative, un’associazione di
avvocati turchi esuli nell’Europa continentale, all’inizio di gennaio si
contavano in Turchia 216 condanne definitive a carico di avvocati per
un totale di 1361 anni di carcere inflitti, 594 avvocati detenuti e 1546
sotto processo. Cifre spaventose, che non meravigliano, però, in un
Paese dove, dopo il tentativo di colpo di stato del 2016, decine di
migliaia di dipendenti pubblici, tra i quali giudici costituzionali,
magistrati, docenti universitari e giornalisti hanno perso il posto di
lavoro o, peggio, sono finiti in prigione solo perché sospettati di
essere pro Gulen. Già negli anni precedenti al tentato colpo di Stato
numerosi avvocati, colpevoli solo di assistere persone accusate di far
parte del Pkk, considerato da Ankara un’associazione terroristica, erano
stati ingiustamente arrestati, scontando lunghi anni di prigionia, e
tra questi i difensori di Ocalan. Dopo aver patito, in alcuni casi,
periodi di detenzione durati più di due anni e mezzo, sono ancora sotto
processo. Dal 2013 si registrano arresti di massa di avvocati
appartenenti alle associazioni degli avvocati progressisti (Chd) e
degli avvocati per la libertà (Ohd), poi sciolte e dichiarate fuori
legge. Tra le centinaia di colleghi arrestati si contano almeno 14
presidenti di Ordini, in un crescendo repressivo che vede
l’identificazione dell’avvocato con il cliente e l’affermazione del
diritto penale del nemico.
Il Cnf, che nel 2016 ha fondato l’Osservatorio
internazionale degli Avvocati in pericolo (Oiad) insieme ai Consigli
nazionali francese e spagnolo e all’Ordine di Parigi, ha organizzato un convegno sulla situazione in Turchia al quale parteciperà
anche l’avvocata turca Benan Molu, che riferirà come testimone diretta
delle repressioni.
* Commissione Rapporti internaz./Mediterraneo Cnf
ROBERTO GIOVENE DI GIRASOLE*
(by Nicola)
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