𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

“Non lasciamo solo il pm Nino Di Matteo”


“A noi non interessano i numeri, ma la passione. Alle Termopili, ad opporsi allo sterminato esercito persiano, c’erano soltanto 300 spartani”. Combattivo come mai Salvatore Borsellino che, con le sue Agende Rosse, ha lanciato una manifestazione a Roma per il prossimo 14 novembre in sostegno al pm Nino Di Matteo, “lasciato solo dalle Istituzioni a lottare contro la Mafia”. Un’iniziativa promossa senza l’ausilio di partiti e sindacati che ha nella società civile il proprio cuore pulsante: “Non vogliamo altri eroi da commemorare, noi vogliamo sostenere i giudici vivi, non piangerli da morti”.


(by Nicola)

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