𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

San Salvo: ancora un sequestro di beni riconducibili ai Casalesi

A San Salvo sigilli alla ditta di trasporti L&T, collegata secondo il tribunale di Santa Maria Capua Vetere a Paolo Diana, detto Scarpone, accusato di avere rapporti con il gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi. 

Una vicenda che sul territorio bassomolisano al confine con l’Abruzzo desta sconcerto e aggiunge timori per le voci, sempre più insistenti, di acquisti di terreno da parte di imprenditori campani in odore di camorra. 

La certificazione dell’interesse per il BassoMolise da parte dei cartelli camorristici risale al 2007, in occasione di un maxisequestro di beni dei casalesi che aveva coinvolto anche Petacciato.


(by Nicola)

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