𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Dell’Utri come Andreotti: “Mediò tra la mafia e Berlusconi, ma c’è la prova solo fino al 1977″

Pubblicate le motivazioni della sentenza di Cassazione che ha annullato, con rinvio, la condanna a sette anni per concorso esterno. "Convergenti interessi" del Cavaliere e di Cosa nostra. A salvare il senatore del Pdl, il "buco" tra il 1977 e il 1982, quando lasciò il Cavaliere per andare a lavorare da Rapisarda. E con l'ascesa di Riina il senatore potrebbe essere diventato una vittima di Cosa nostra. Confermato l'incontro del 1974 tra il futuro premier e i boss Bontade, Teresi e Di Carlo


(by Nicola)

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