1. INTRODUZIONE
Il Consiglio Regionale del Molise, con Legge Regionale del 10/12/2018 n. 9, ha istituito la Commissione consiliare speciale, a carattere temporaneo, di studio sulfenomeno della criminalità organizzata nel Molise. All’articolo 4 comma 3 della Legge è espressamente previsto che: “al termine del proprio mandato la Commissione elabora un rapporto conclusivo contenente raccomandazioni, suggerimenti e proposte da consegnare al Consiglio e alla Giunta regionali” (vedasi allegato 1).
Le attività della sopracitata Commissione, che per facilità nel proseguo del Rapporto conclusivo definiremo semplicemente Commissione speciale, sono iniziate nel giugno del 2019 quando essa si è insediata e riunita per la prima volta.
I lavori della Commissione speciale si sono articolati sostanzialmente su due livelli operativi: il primo si è sviluppato attraverso le audizioni svolte presso la sede del Consiglio Regionale del Molise e con le informative ricevute in convegni e incontri pubblici a cui hanno partecipato i componenti della Commissione speciale; il secondo,
attraverso la partecipazione del Presidente della Commissione speciale alle riunioni del “Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità”, dove è stato ufficialmente delegato dal Presidente del Consiglio Regionale del Molise.
L’istituzione della Commissione speciale è stata votata all’unanimità del Consiglio e questo per sottolineare come la politica regionale ha voluto dare un forte segnale di attenzione ed un importante contributo, per ricevere i giusti spunti operativi al fine di poter coadiuvare l’incisiva azione che Forze dell’Ordine, Magistratura, Associazioni, Sindacati, Scuole, Famiglie ed altri soggetti Istituzionali già pongono in essere.
A tal fine serve rafforzare la sinergia tra la Magistratura per il controllo della legalità, la rieducazione per chi ha commesso reati e le attività preventive (ad esempio ridurre la domanda di droga).
Un secondo obiettivo che si mira a raggiungere attraverso questa azione di sensibilizzazione, di studio e di ricognizione delle principali problematiche afferenti, è quello di formare ed educare alla cultura della legalità e dell’etica dei comportamenti pubblici e privati, non solo rivolgendosi alle giovani generazioni.
Appare ineludibile, quindi, diffondere la cultura Antimafia per consentire ad ogni cittadino di acquisire elementi conoscitivi con cui riconoscere il fenomeno.
Ad esempio, non riconoscere una richiesta estorsiva oppure accettarla, perché non si sa come reagire, significa concedere campo a queste forze illegali, che lavorano contro lo Stato.
Un’efficace opera informativa sullo stato dei rischi nella Regione Molise può contribuire e non poco a prevenire queste forme di reato, così difficili da contrastare.
Non basta osservare o criticare, bisogna impedire e ostacolare, a tutti i livelli, i comportamenti illegali, i tentativi e le vere e proprie infiltrazioni malavitose.
L’illegalità e la corruzione minano, infatti, lo sviluppo economico dei nostri territori in quanto operano a vantaggio di pochi e non di tutta la Comunità regionale.
(by nicola)
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