Una mia risposta a
coloro che pensano sia giusto privatizzare ATAC:
Attenzione!
Il SI al referendum privatizza l’ATAC, che non sarà più
pubblica, cioè non apparterrà più a tutti i cittadini romani, ma
solo a pochi investitori-speculatori privati.
Ai
sensi dell’Articolo 43 della Costituzione il servizio dei
trasporti deve essere nella mano pubblica o di “Comunità di
lavoratori o di utenti”. E’ d’obbligo votare NO e chiedere un
altro referendum per cambiare gli attuali gestori, dimostratisi
incapaci di assolvere ai loro compiti e affidare l’ATAC a una
“Comunità di lavoratori o di utenti”.
Non
gettiamo l’acqua sporca con il bambino. Le menzogne neoliberiste
hanno offuscato le menti di tutti e, come dimostra il crollo del
ponte di Genova, è ormai dimostrato che il “privato” è
peggiore del “pubblico”.
Chiamiamo
i cittadini a esercitare i propri diritti fondamentali sanciti
dalla Costituzione repubblicana e non facciamoci convincere dalle
menzogne di chi vuole dare le “fonti di produzione della
ricchezza” (tale sarebbe una ATAC ben gestita,) a pochi
speculatori, spogliando il Popolo della proprietà collettiva dei
beni pubblici e dei relativi profitti.
Che
i cittadini romani siano in prima linea scegliendo essi con
apposite elezioni le persone capaci di essere una “Comunità di
lavoratori e di utenti”, attenta al bene di tutti e a non
svendere la proprietà collettiva delle fonti di produzione della
ricchezza.
Paolo Maddalena
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
(by Nicola)
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