I bambini, in occasione della Festa dell'albero, inaugurano la riforestazione promossa da Mangia Fuoco. Oggi a Montagano è successo qualcosa di semplice e grandissimo! I bambini della Scuola dell’Infanzia hanno piantato il primo degli 800.000 alberi che il progetto Mangia Fuoco farà crescere in Molise: uno per ogni molisano nel mondo. Un gesto piccolo ma carico di una forza antica: la terra consegnata alle mani dei più piccoli, la memoria che diventa radice, il futuro che mette la sua prima foglia. Siamo partiti da qui. Non dalle conferenze, non dai tavoli tecnici: dai bambini , dal luogo dove il fuoco della vita è più puro e sincero. 🌱 Montagano: il primo Comune della provincia di Campobasso a credere in Mangia Fuoco Montagano non si è limitato a partecipare alla Festa dell’Albero. Ha fatto una scelta precisa, lungimirante e culturale: è stato il primo Comune della provincia di Campobasso a deliberare ufficialmente la partecipazione al progetto “Su...
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Referto epidemiologico
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"Il suo uso è assolutamente necessario per conoscere in tempo reale lo
stato di salute dell’intera comunità valutandone lo spread rispetto al
valore standard della morbilità e mortalità realmente osservata”
Valerio Gennaro (epidemiologo inventore del metodo)
Nasce dalla necessità di conoscere lo stato complessivo di salute della
popolazione di un territorio:
1- in tempo reale;
2- a costo zero.
Infatti i
dati di mortalità, di ricoveri ospedalieri, di farmaci assunti sono già,
per legge, sui computer delle ASL. Il referto epidemiologico si basa
sull’esame (“conteggio”) di tutti i deceduti e dei nuovi malati (es.
malformazioni neonatali, complesso dei deceduti, complesso dei tumori,
ecc.) diagnosticati in una specifica comunità come può essere un gruppo
di lavoratori o i residenti in particolari aree in un ben definito
periodo di tempo. I dati saranno suddivisi sulla base dell’età, del
genere, dell’area geografica, del periodo e di altre caratteristiche. Confrontando i dati osservati con gli attesi, possiamo sapere quale fenomeno è più frequente del previsto, ad esempio: se la differenza fra osservato e atteso è superiore a 1 avremo più deceduti per una determinata causa
Se tenuto aggiornato, il referto epidemiologico consente di
individuare in tempo criticità di origine ambientale, lavorativa o
sociosanitaria ed intervenire su di esse. Per esempio, se il
referto epidemiologico fosse stato già concepito ed utilizzato, grazie
all’indagine epidemiologica che nel 2001 ha confermato il grave stato di
salute dei residenti nel quartiere di Cornigliano di Genova esposti
all’inquinamento siderurgico, si sarebbe potuto ridurre drasticamente
anche il numero di vittime osservate a Taranto – sede di un simile
impianto siderurgico – dove solo recentemente sono stati stimati ben 30
decessi/anno in più rispetto al previsto.
Tutte le volte che il cittadino usufruisce di un servizio nelle
strutture sociosanitarie sia pubbliche che private le informazioni
vengano registrate e codificate. Questi dati sono continuamente
aggiornati ma vengono utilizzati principalmente solo per scopi
amministrativi, economici, statistici mentre non sono applicati in
maniera sistemica all’epidemiologia.
Il sindaco opera in qualità di “autorità sanitaria locale”,
attribuzione questa riconosciutagli dall’art. 13, comma 2 della legge n.
833/1978, la Riforma sanitaria; con una richiesta atti si può chiedere
al sindaco di fornire gratuitamente in tempo reale (30 gg per la legge
241/90 sull’accesso agli atti delle pubbliche amministrazioni) e a
chilometri zero, ma di valore inestimabile per la salute dei suoi
cittadini e per l’informazione, che è la prima prevenzione. Gruppi
associati, comuni cittadini o i medici di famiglia possono fare
richiesta e aiutare direttamente con la propria partecipazione a leggere
i dati e confrontarli direttamente con l'epidemiologo Valerio Gennaro e
discutere pubblicamente i risultati ottenuti.
Inoltre il referto epidemiologico offre ai sindaci dei piccoli comuni
l’opportunità di avere dati relativi al proprio territorio e di non
aspettare costosi e saltuari studi epidemiologici. E’ la prima
opportunità indispensabile per fare prevenzione primaria e usare
l’epidemiologia per rendere consapevole la popolazione.
Anche quest’anno la nostra associazione sostiene l’iniziativa promossa dalla Fondazione Anchise Onlus , preieduta dal nostro socio Carmine Lucarelli. 📅 Dal 2 al 14 giugno 2025 , un nuovo ciclo di cure termali a Telese (BN) offrirà la possibilità di vivere un’esperienza rigenerante, con partenza da Campobasso e da altri comuni del circondario . Questa proposta, che mette insieme salute, socialità e attenzione alle fragilità , si basa su un’idea semplice e rivoluzionaria: il prendersi cura non è solo un atto medico, ma anche un gesto culturale . 💙 Cosa rende speciale questa iniziativa? 🚐 Navetta gratuita da Campobasso, Spinete, Bojano, Campochiaro, Vinchiaturo e Sepino 👥 Accompagnamento solidale per anziani o persone con difficoltà motorie, grazie all’impegno dei volontari 💆♀️ Convenzione termale con sconti su trattamenti aggiuntivi 🎙️ Incontri in viaggio con esperti di salute, cultura e benessere – perché anche il tempo del tragitto possa diven...
Nel cuore del Molise, tra montagne e silenzi, c’è chi sceglie di non tacere. Area Matese ha diffuso una nota formale indirizzata a istituzioni nazionali e regionali – dalla Regione Molise al Ministero delle Infrastrutture , fino all’ ANAC e alla Corte dei Conti – denunciando gravi anomalie nella gestione di progetti e procedure pubbliche legate al territorio. Il documento, articolato e dettagliato, non è solo un atto di protesta: è un gesto di responsabilità civica. Richiama l’attenzione sulla necessità di trasparenza, rispetto delle regole e tutela dei beni comuni , ponendo l’accento su come la gestione delle risorse pubbliche debba rispondere a principi di correttezza, partecipazione e legalità sostanziale. Nel testo si evidenziano criticità amministrative, ipotesi di conflitti di interesse e mancate risposte istituzionali, in un contesto dove il silenzio rischia di diventare complicità. È un appello alla vigilanza, alla coerenza e al ritorno a una visione di sviluppo che...
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