Riceviamo e pubblichiamo
E’ in corso di notifica l’intervento ad adiuvandum dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico onlus a sostegno del ricorso della Regione Abruzzo contro la deliberazione
del Consiglio dei Ministri adottata nella
seduta di venerdi 22 dicembre 2017 con cui ha approvato
la centrale Snam di compressione del gas
naturale di Sulmona.
Insomma, il Governo ha fatto un bel regalo di Natale al Gruppo Snam e alla speculazione
energetica più becera, decidendo “la condivisione dei pareri favorevoli, con condizioni,
espressi in conferenza di servizi nel procedimento
di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio nella Regione Abruzzo
della Centrale di compressione gas
di Sulmona, proposta dalla società Snam Rete Gas S.p.a. La delibera tiene
in considerazione la rilevanza energetica e il carattere strategico dell’opera,
necessaria per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici a livello
italiano ed europeo”.
L’intera popolazione dell’area interessata, gli amministratori locali e regionali, il tessuto economico-sociale del territorio sono assolutamente contrari e si oppongono da anni in ogni
modo.
La manifestazione
svoltasi a Sulmona lo scorso 21
aprile 2018 l’ha testimoniato.
Grazie alla preziosa opera degli avvocati Rosalia Pacifico (Foro di
Cagliari) e Tommaso Raccuglia (Foro
di Roma), il Gruppo d’Intervento
Giuridico onlus affiancherà la Regione
Abruzzo e il Comune di Sulmona davanti
al T.A.R. Lazio alla prossima udienza per la richiesta di provvedimenti cautelari del 6 giugno 2018.
Il progetto della centrale di compressione del gas di Sulmona è una parte del gasdotto “Rete Adriatica”, il ben noto gasdotto dei terremoti,
ed è pesantemente contestato
dalla popolazione.
L’area è fortemente a rischio sismico,
come l’intero Appennino fra Abruzzo,
Lazio, Umbria e Marche.
Ma il gasdotto “Rete
Adriatica” interessa parecchio, perché costituirebbe un utile prosecuzione
ulteriore rispetto ai gasdotti già esistenti al gasdotto T.A.P., la cui realizzazione è stata
recentemente avviata.
L’obiettivo è stato
dichiarato con enfasi nelle campagne pubblicitarie del Gruppo Snam
effettua: “diventare l’hub
europeo del gas”. In parole povere, il gas che
arriverà attraverso le nuove infrastrutture sarà rivenduto ai Paesi del centro
Europa.
In realtà, dal 2005 al 2015 i consumi di gas naturale sono diminuiti praticamente in tutta Europa, solo in Italia c’è stato un modesto
aumento, confermato nel 2016 (+
5,2%): sono stati immessi in rete 68,8
miliardi di metri cubi (2016), quantitativo comunque ben lontano dai
livelli pre-crisi del 2008 (-16,7%).
Non vi sono quindi aumenti della richiesta di
gas naturale.
I consumi
di gas, nel nostro Paese,
non hanno mai superato gli 85
miliardi di metri cubi l’anno, mentre le infrastrutture esistenti
(metanodotti e rigassificatori) hanno la ben superiore capacità di importazione
di 107 miliardi di metri
cubi annui.
Abbiamo, inoltre, un’ottima diversificazione degli
approvvigionamenti di gas: l’85-90% viaggia in gasdotti
che arrivano dal nord Europa (Olanda e Norvegia), dall’Est (Russia) e
dall’Africa (Algeria e Libia). Inoltre sono operativi due rigassificatori (Rovigo
e Panigaglia) che danno circa il 15% del gas consumato in Italia.
Gli impianti di stoccaggio (8 strategici principali, 15 miliardi di metri cubi)
sono in mano alla Stogits.p.a., controllata dalla
S.N.A.M. anch’essa.
In buona sostanza, la questione centrale in Italia non è
la carenza di gas, piuttosto la gestione del sistema gas, svolta in regime di sostanziale
monopolio. Una corretta gestione potrebbe evitare qualsiasi
genere di emergenza per gli approvvigionamenti.
Ciò che non
quadra è perché un’operazione puramente commerciale, che ha per
scopo quello di portare enormi profitti nelle casse dell’Eni e della
Snam, debba essere pagata dai nostri territori e dalle nostre popolazioni in termini di rischi e costi elevatissimi per la
salute, la sicurezza, l’ambiente e le economie locali.
Naturalmente, il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
continuerà a battersi, fino in fondo, insieme a comitati, associazioni, residenti, amministrazioni locali.
p. Gruppo d'Intervento
Giuridico onlus
Stefano Deliperi
(by Nicola)
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