Oggetto:
Salvaguardia della Valle del Tammaro e delle aree a confine tra
Campania e Molise da impianti impattanti, discariche di rifiuti e
insediamenti eolici, in contrasto con le vocazioni di un territorio
destinato a Parco Nazionale del Matese ex legge 205/2017.
Facendo
seguito all'incontro svoltosi a Napoli il 26 giugno us tra
l'Assessore Regionale Franco Roberti e la Rete delle Associazioni e
dei Comitati di Campania e Molise, si trasmette copia della sentenza
del Consiglio di Stato n. 02591 dell’8.06.2018 e copia della
Delibera approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale del Molise
nella seduta del 26.06.2018, sollecitando la Regione Campania ad
accogliere l'istanza formalizzata dal Comune di Sassinoro (BN) di
procedere alla revoca in autotutela del Decreto di autorizzazione n.
5 dell’8 marzo 2018, riferito alla realizzazione di un impianto di
trattamento della frazione umida di rifiuti per 22 mila tonnellate
annue.
Si
ricorda inoltre che il Consiglio Provinciale di Benevento, riunito in
seduta straordinaria aperta a SASSINORO l’11.05.2018 alla presenza
del Presidente della Provincia di Campobasso e di numerosi Sindaci,
amministratori provinciali e regionali di Campania e Molise e
parlamentari, ha adottato all'unanimità la Delibera n. 2
dell’11.05.2018 con cui, condividendo le richieste della Comunità
Montana Alto Tammaro, del Comune di Sassinoro, delle Amministrazioni
Locali, delle Organizzazioni
Professionali Agricole, delle Forze Sociali, dei Movimenti di Tutela
Ambientale e delle Associazioni Culturali, fa istanza alla Regione
Campania di revocare il Decreto Dirigenziale n. 5 dell’8 marzo 2018
perché in contrasto con il Piano Regionale dei Rifiuti,
rigorosamente rispettato dalla stessa Provincia di Benevento con la
scelta del sito di CASALDUNI (BN), quale centro di trattamento della
frazione umida dei rifiuti per 33 mila tonnellate annue superiore al
fabbisogno annuo dell'intero territorio provinciale.
La
Rete dei Comitati di Campania e Molise fa presente che la Valle del
Tammaro e la parte del Sannio a confine tra le due Regioni è un'area
interessata alla perimetrazione dell'istituendo Parco Nazionale del
Matese, ai sensi dell’art. 1116 della legge finanziaria n. 205 del
27.12.2017, e per questa ragione bisogna evitare l’insediamento di
impianti impattanti di produzione di energia eolica e/o discariche di
rifiuti, che stravolgerebbero i tratti paesaggistici, storici e
naturalistici del territorio pregiudicandone le vocazioni di sviluppo
agricole, turistiche, commerciali, artigianali, culturali,
zootecniche e sociali.
E'
importante soffermarsi sulla valenza geomorfologica, archeologica,
paleontologica e ambientale del Massiccio del Matese che è il più
grande serbatoio naturale di acqua dolce del Centro-Sud e che
meriterebbe di essere salvaguardato per il suo ecosistema a tutela
della biodiversità e delle sue preziose sorgenti che alimentano
Napoli e gran parte della Campania.
Merita
un'attenta riflessione anche il preoccupante fenomeno di
proliferazione di autorizzazioni rilasciate dalla Regione Campania a
piccole società S.r.l. con poche migliaia di euro di capitali per
realizzare impianti di trattamento dei rifiuti e/o di produzione di
energia eolica per giri di affari di svariati milioni di euro. Su
questo aspetto sarebbe opportuno uno specifico approfondimento di
carattere generale da parte dell'Assessorato Regionale alla Sicurezza
e alla Legalità della Campania, anche al fine di monitorare
l'impatto delle filiere dei rifiuti e degli impianti eolici su aree
periferiche di elevato pregio storico, paesaggistico, religioso,
naturalistico ed ambientale come nel caso della Valle del Tammaro,
dove è ubicato il sito di Saepinum-Altilia, quello di Torrevecchia
di Sepino, i Santuari della Madonna della Libera, di Santa Cristina,
di Santa Lucia e di San Pio di Pietrelcina, il Parco
Geopaleontologico di Pietraroja (BN) e una miriade di attività
turistiche, ricettive e di produzioni agroalimentari tipiche,
biologiche e di qualità.
Come
anticipato in più circostanze e ribadito nel corso della riunione
svoltasi a Napoli il 26.06.2018 con l'Assessore Regionale Franco
Roberti, la Rete dei Comitati di Campania e Molise rinnova l'invito
al
Presidente,
all'intera Giunta e al Consiglio Regionale della Campania, per una
visita nella Valle del Tammaro, nel Matese e a SASSINORO (BN), così
che si possa constatare la bellezza del nostro territorio e la
contestuale fragilità dello stesso, a partire dal fiume Tammaro e
dalla Diga di Campolattaro che non possono essere esposti a nessun
tipo di rischio se si intende utilizzare al meglio le acque di un
invaso artificiale per il quale sono stati investiti ingentissimi
finanziamenti pubblici, con l’obiettivo di risolvere il problema
dell’approvvigionamento idrico di vaste aree della Campania a
confine con la Puglia.
Campobasso,
28 giugno 2018
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