Ho avuto l'onore di incontrare il dott. Ingroia, poche settimane addietro presso il suo studio di Roma, con il mio amico Nicola Lanza che ringrazio. In tale circostanza Ingroia si rese subito disponibile a partecipare a un incontro a Campobasso.
Fui colpito dalla 'difficoltà' che l'ex magistrato aveva nel parlare, segno evidente di ritmi di lavoro duro che più volte ho riscontrato anche su me stesso allorquando stress e impegni superavano il limite. In tali circostanze il corpo 'parla' e ti dice: fermati! Naturalmente te ne freghi e continui.
Nella fattispecie c'è dell'altro: ad aggravare il quadro appena descritto deve, per forza, esserci 'quel pensiero' che quotidianamente riemerge. Sai che le mafie non dimenticano, hai visto cadere per mano delle stesse - e per schifosa complicità di pezzi dello Stato e di parte dei suoi vertici - i tuoi Maestri e hai, sicuramente, messo in conto che la stessa sorte potrebbe - Dio non voglia - toccare anche a te!
In queste ore, dopo quanto successo a Roberto Saviano prima e al dott. Ingroia dopo, assistiamo a una vera e propria inversione di ruoli. Un tempo a fare il 'lavoro sporco' erano le mafie, oggi è lo Stato!
P.S.
Quando, e se, saranno tolte 'le scorte' al più noto pluripregiudicato del Paese?
Nicola Frenza
(by Nicola)
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