COMUNICATO
STAMPA
Officine
cromatiche ospita a Isernia, una mostra
fotografica organizzata dal Centro per la Fotografia Vivian Maier di
Campobasso.
Inaugurazione
sabato 6 febbraio, ore 17.00, in corso Garibaldi 65
Sarà
inaugurata sabato 6 febbraio, alle ore 17.00, la mostra Brown
Print-Altilia. L’esposizione, ospitata nei locali di corso
Garibaldi 65, prosegue un percorso di studi sulle tecniche
alternative di stampa fotografica ideato e condotto dal fotografo
Luigi Grassi e organizzato dal Centro per la Fotografia Vivian Maier
di Campobasso, con la collaborazione di Arte Studio, Me.MO Cantieri
Culturali a.p.s. e Officine Cromatiche Fotoamatori Isernia. Durante
il corso gli studenti si sono confrontati fotograficamente con il
paesaggio archeologico di Altilia e hanno avuto modo di sperimentare
una tecnica di stampa artigianale.
La stampa bruna si colloca indietro nel tempo - precisamente a partire dal 1889 grazie agli studi del chimico inglese W.J. Nichols - e l'obiettivo del corso e di questa mostra è quello di stabilire un legame tra antico e moderno, tra antichi metodi di stampa e tecnologia digitale. La semplicità, intesa come genuinità, insieme a una buona dose di precisione, tempo e concentrazione, della stampa bruna è il presupposto fondamentale per la creazione di immagini fotografiche di rara originalità. Oltre al procedimento tecnico, la bellezza delle immagini è il risultato anche della scelta del soggetto: il sito archeologico di Altilia. La rappresentazione fotografica dell'antico nucleo abitativo romano contribuisce a rendere ancora più singolare l'immagine prodotta attraverso la stampa bruna. Iscrizioni sparse ovunque, colonne che si innalzano verso il cielo, pietre che ancora definiscono i sentieri percorsi, le porte e le mura che invitano a entrare in città: tutti questi elementi sono stati catturati dalle immagini in mostra con lo scopo di rendere visibile agli occhi di chiunque quel valore antico ed eterno che rende unica e autentica anche la stampa bruna.
La stampa bruna si colloca indietro nel tempo - precisamente a partire dal 1889 grazie agli studi del chimico inglese W.J. Nichols - e l'obiettivo del corso e di questa mostra è quello di stabilire un legame tra antico e moderno, tra antichi metodi di stampa e tecnologia digitale. La semplicità, intesa come genuinità, insieme a una buona dose di precisione, tempo e concentrazione, della stampa bruna è il presupposto fondamentale per la creazione di immagini fotografiche di rara originalità. Oltre al procedimento tecnico, la bellezza delle immagini è il risultato anche della scelta del soggetto: il sito archeologico di Altilia. La rappresentazione fotografica dell'antico nucleo abitativo romano contribuisce a rendere ancora più singolare l'immagine prodotta attraverso la stampa bruna. Iscrizioni sparse ovunque, colonne che si innalzano verso il cielo, pietre che ancora definiscono i sentieri percorsi, le porte e le mura che invitano a entrare in città: tutti questi elementi sono stati catturati dalle immagini in mostra con lo scopo di rendere visibile agli occhi di chiunque quel valore antico ed eterno che rende unica e autentica anche la stampa bruna.
Per
l’occasione Alessandra Capocefalo, archeologa, socia fondatrice
dell’Associazione Me.MO Cantieri Culturali, guiderà gli ospiti in
un tour virtuale dell’area archeologica di Saepinum - Altilia
attraverso le immagini realizzate da Rosso Albino, Chiara Brunetti,
Paolo Cardone, Rossana Centracchio, Simone Di Niro, Alexandra R.
Ionescu, Lello Muzio.
Il
percorso si snoderà tra le immagini sottolineando i particolari più
significativi di una città antica scomparsa per secoli e riemersa,
in parte, negli anni ’50 del Novecento. Il municipio romano, sorto
a cavallo del tratturo Pescasseroli – Candela nel tratto che
attraversa la Valle del Tammaro in corrispondenza della montagna di
Sepino, ha una lunga storia da raccontare a partire dalla sua prima
organizzazione urbana, racchiusa all’interno delle possenti mura,
che furono fatte edificare dai figli adottivi di Augusto, Tiberio e
Druso. Diversi secoli di transumanza e opere pubbliche, finanziate
dai membri illustri di famiglie locali che raggiunsero le più alte
cariche dell’Impero, la resero uno dei municipia
più importanti del Sannio molisano fino al suo progressivo
decadimento che raggiunse il culmine in epoca altomedievale. Da
questo momento in poi l’area sarà occupata da piccoli nuclei
organizzati intorno alle aree coltivabili che conserveranno la loro
fisionomia fino alla seconda metà del ‘900.
Questo
percorso storico, umano e sociale, si rivelerà – come detto -
attraverso gli straordinari scatti della mostra Brown Print –
Altilia, organizzata
dal Centro per la Fotografia Vivian Maier di Campobasso che
si
terrà a Isernia in Corso Garibaldi n. 65
(di fonte il Bar Provincia), grazie
alla collaborazione dell'associazione Officine Cromatiche fotoamatori
Isernia.
Per
i “cromatici” isernini, dunque, particolarmente attivi con
numerose attività, un’iniziativa che ha anche l’importante
significato di avviare una collaborazione con altri fotoclub
La
mostra sarà inaugurata sabato 6 febbraio 2016 dalle ore 17.00 e sarà
visitabile anche domenica 7 febbraio 2016 dalle 11.00 alle 13.00 e
dalle 18.00 alle 20.00, martedi 9, giovedi 11 e sabato 13 Febbraio
2016 dalle 18.00 alle 20.00. L’ingresso è libero.
Per
informazioni
sulla mostra:
https://www.facebook.com/events/570137506478845/
tel.
328 82 34 289
tel.
328 53 11 333
(by Nicola)
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