Diciamo che l"Oliva è vita" perché essa rappresenta
vita, pace e futuro ed è uno dei simboli della nostra storia.
Secondo questo disegno di legge, un uliveto che occupa un territorio inferiore ai 2,5 ettari, non è un uliveto. E' invece un semplice terreno, esposto a qualsiasi sorta di progetto speculativo: dalle miniere all'edilizia, dalle centrali elettriche alle discariche.
In un solo colpo, questa legge minaccia la sussistenza di oltre 500,000 piccoli produttori.
La corsa alla speculazione è già partita. Nei giorni scorsi sono stati rimossi oltre 6,000 ulivi secolari a Yırca dall'azienda Kolin şirketler grubu, che ha in mente di costruire una centrale termica (Yırca è a pochi chilometri da Soma, dove alcuni mesi fa sono morti oltre 300 operai in una miniera di carbone).
La società civile turca ha lanciato un grido d'allarme cui noi, come soci di Slow Food in questo Paese dai forti contrasti, sentiamo di aderire senza riserve. Ma da soli non possiamo farcela.
Non dimentichiamo che gli ulivi millenari sono alberi ereditari senza proprietari. Essi rappresentano il legame tra le generazioni passate e quelle future.
Per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto chiedendo di unirvi a noi e di lanciare un'alleanza internazionale per salvaguardare questo patrimonio dal valore inestimabile.
Petizione:
https://www.change.org/p/t%C3%BCrkiye-nin-zeytinliklerinin-%C3%B6l%C3%BCm-ferman%C4%B1na-hay%C4%B1r-zeytinhayatt%C4%B1r
Slow Food Turchia
(by Nicola)
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