DOMENICA
14 DICEMBRE 2014 (10:00
-13:30/14:30-17:00).
SAN
GIOVANNI TEATINO – SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Lo
scorso 5 novembre il Decreto 133/2014 “Sblocca Italia” è stato
convertito in legge (legge 164/2014) con modifiche che non ne hanno
alterato il significato. Si tratta del più grave attacco degli
ultimi anni alla qualità della salute e dell'ambiente con
l'estromissione dei cittadini dalle scelte che riguardano il presente
e il loro futuro.
PER
FERMARE QUESTO DISEGNO PROPONIAMO DI PROSEGUIRE LA MOBILITAZIONE GIA'
AVVIATA .
Dal
ciclo del cemento alle trivellazioni, dalle infrastrutture
sovranazionali e nazionali alle bonifiche, dalla privatizzazione del
servizio idrico all'incenerimento dei rifiuti le nuove norme aprono
al saccheggio da parte di pochi profittatori di quel che rimane del
patrimonio ambientale italiano. Una concezione anti-democratica che
punta sull'economia accentrata e non su quella diffusa, scaricando i
costi ambientali direttamente sui territori.
Riteniamo
che la mobilitazione popolare possa e debba continuare.
L'attacco
all'ambiente è stato così plateale che ha suscitato in poche
settimane la reazione in tutte le regioni con centinaia di adesioni
di organizzazioni e reti all'appello BLOCCA LO SBLOCCA ITALIA. Sono
state realizzate decine di iniziative territoriali, da assemblee, a
sit-in, da manifestazioni a cortei.
Grazie
alla mobilitazione diverse regioni hanno votato per impugnare alcune
norme del provvedimento.
Sono
state introdotti nel passaggio alla Camera alcuni emendamenti che,
seppur del tutto insufficienti a migliorare realmente il
provvedimento, possono trasformarsi in un boomerang per il Governo e
alle varie lobby. A mero titolo di esempio, per la questione
idrocarburi è stato approvato un emendamento che rimanda le attività
petrolifere all'approvazione di un Piano da parte ministeriale che
dovrà individuare le aree aperte alla trivellazioni e quelle chiuse.
Un Piano prevede obbligatoriamente la realizzazione preventiva della
procedura di Valutazione Ambientale Strategica con il coinvolgimento
di regioni, enti locali e la partecipazione dei cittadini. Territorio
per territorio bisognerà mettere nero su bianco chi sarà dentro e
chi sarà fuori, quale regione o quale provincia sarà sottoposta ad
un futuro nero petrolio e quale no. Con un'eventuale campagna
potremmo far diventare molto difficile questa scelta!
Un
primo appuntamento è stato organizzato per domenica 7 dicembre a
Napoli a cui parteciperanno molti comitati del centro-sud. Alcuni
attivisti abruzzesi saranno di essere presenti per continuare a
coordinarsi con le varie realtà che stanno provando a contrastare
queste politiche.
Per
l'area medio-adriatica (almeno Molise, Abruzzo e Marche) proponiamo
la data di domenica 14 dicembre per svolgere a S. Giovanni teatino
8CH) un'assemblea per decidere tutti assieme l'opportunità e la
possibilità di una campagna coordinata per i prossimi mesi.
Queste
iniziative dovrebbero essere aperte a tutti a partire dalle
organizzazioni locali che hanno già aderito e pubblicizzate
adeguatamente per garantire un'ampia partecipazione.
Vorremmo
discutere ed organizzare dal basso con gli altri comitati e reti
un'eventuale campagna nazionale condivisa per contrastare le scelte
governative.
DIFENDIAMO
LA NOSTRA TERRA, BLOCCHIAMO LA LEGGE “SPORCA ITALIA”!
(by Nicola)
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