𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!
Cosa unisce le torce della ’Ndocciata di Agnone, un fuoco conico a Colletorto, un enorme cero di canne che supera il campanile a Oratino, e un palio che si corre da 750 anni ad Asti?
La risposta non è solo nei riti, ma nelle comunità che li tengono vivi!
È da questa consapevolezza che nasce la rete nazionale “Faro Eventi Rituali”, un’alleanza di territori, simboli e responsabilità comuni.
Il primo incontro operativo si è tenuto online il 30 giugno 2025, con la partecipazione di promotori da tutta Italia e l’avvio formale di un nuovo percorso condiviso.
Ad aprire i lavori è stato Nicola Frenza, che ha presentato la Comunità Patrimoniale “Mangia Fuoco”, espressione della rete territoriale Fuochi Rituali – Molise, come modello di attivazione culturale e partecipativa.
“Il Molise può diventare regione pilota mondiale sui riti del fuoco: 129 comuni su 136 li celebrano ancora ogni anno”, ha ricordato, rilanciando anche la visione di un’afforestazione simbolica della diaspora molisana e l’ambizioso progetto per la nascita del primo ecomuseo digitale del fuoco.
Già operano come fiaccole accese nella rete territoriale “Fuochi Rituali – Molise” – accolta all’interno della più ampia rete nazionale “Faro Eventi Rituali” – le seguenti comunità patrimoniali:
Agnone (IS) – La ’Ndocciata
Oratino (CB) – La Faglia
Colletorto (CB) – I fuochi di Sant’Antonio Abate
Montagano (CB) – Il Santo Legno della Croce
La rete si estende oltre il Molise: Alessandro Barone, per la Rete Faro Astesana, ha raccontato il significato profondo del Palio di Asti, corso fin dal 1275.
“Un rito partecipato, simbolico, identitario. Oggi rafforzato anche da un gioco da tavolo, realizzato in crowdfunding come strumento educativo e aggregativo.”
Teresa Mucciaccio, vicepresidente de La Coccinella (Colletorto), ha descritto con passione la festa di Sant’Antonio Abate: fuochi conici, raccolta della legna, cucina contadina, accoglienza gratuita, musica dal vivo e tradizione orale.
“La brace scalda ancora i cuori. Il nostro olio, il pane fritto, la cipollata raccontano chi siamo.”
Saverio Ialenti, architetto
e attuale amministratore comunale di Oratino, ha proposto la
creazione di una piattaforma condivisa per rendere
visibili tutti gli eventi delle comunità patrimoniali,
sottolineando l’urgenza di una visione unitaria.
Ha inoltre
confermato la propria disponibilità a proseguire il cammino
avviato, mettendo a disposizione esperienza, relazioni
istituzionali e volontà operativa.
Il coordinatore nazionale della Piattaforma Faro Italia ha ribadito con chiarezza la missione del progetto:
“Costruire reti, non vetrine. I beni comuni non si possiedono: si condividono, si custodiscono, si coltivano insieme.”
Punti chiave:
formalizzazione delle comunità patrimoniali sulla piattaforma nazionale Faro Italia;
invio di immagini ad alta definizione, evocative e rappresentative della comunità, per la mostra nazionale itinerante, che partirà da Pescara e proseguirà a Monticiano a settembre 2025;
riconoscimento della doppia appartenenza: rete tematica nazionale (Eventi Rituali) + rete territoriale (Fuochi Rituali – Molise);
accesso a progetti già approvati, replicabili a livello locale: laboratori scolastici, centri interpretativi, strumenti PNRR e service learning.
Completamento delle schede su faroitaliaplatform.it;
Invio di immagini e didascalie entro metà luglio 2025;
Crescita della rete Faro Fuochi Rituali, coinvolgendo nuove comunità;
Preparazione della mostra itinerante e dei prossimi appuntamenti pubblici.
La rete territoriale “Fuochi Rituali – Molise – Mangia Fuoco” continua a dare i numeri.
E ogni numero è un passo verso un fuoco comune.
✍️ Nicola Frenza
#MangiaFuoco
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