𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Rita Bernardini discute di giustizia e libertà alla presentazione del libro di Vinicio D’Ambrosio

 

Durante la recente presentazione del libro "La giustizia in Italia. Il sistema Molise", Rita Bernardini ha condiviso non solo il suo pensiero critico sull'attuale sistema giudiziario ma ha anche offerto una vera e propria "ricetta" per il cambiamento sociale necessario, basato sull'impegno civico e sulla vigilanza individuale.

Ha evidenziato come il dibattito potrebbe estendersi ben oltre il caso Molise, toccando problematiche nazionali simbolizzate dal noto ‘Caso Tortora.’

Ha parlato di un sistema giuridico che presenta pericoli significativi e lascia i cittadini non tutelati. Questa situazione, ha spiegato, è sintomatica di un problema più ampio che coinvolge la "democrazia acquisitiva", la conquista di voti attraverso favori con la successiva compromissione anche della libertà economica.

L’appello al cambiamento

Bernardini ha chiuso il suo intervento con un appello ai cittadini affinché si impegnino attivamente e vigilino su ciò che accade nella pubblica amministrazione. "Un cambiamento necessario può avvenire solo con l'interesse dei cittadini," ha affermato, sottolineando l'importanza di ogni singolo individuo nel processo di riforma.

A quanto detto dalla Presidente della ONG ‘Nessuno tocchi Caino’ noi dell’OML aggiungiamo:

1. Conoscenza e Informazione:

essere informati sui propri diritti e sulle procedure giuridiche è il primo passo verso l'empowerment personale e collettivo.

2. Partecipazione e Azione:

l'impegno attraverso il voto, le proteste e il supporto a gruppi di attivismo è essenziale per influenzare le politiche e le pratiche.

3. Vigilanza e Responsabilità:

monitorare costantemente le azioni delle autorità per garantire trasparenza e giustizia.

4. Collaborazione tra Movimenti:

unire le forze con altre organizzazioni per un impatto più ampio e sostenuto.

5. Coraggio di Esprimersi:

parlare apertamente delle ingiustizie e sostenere chi non ha voce è fondamentale per il progresso sociale.

 

P.S.

NESSUNA EMITTENTE LOCALE ERA PRESENTE ALL'INCONTRO!

(by nicola)

#Giustizia#Libertà#RitaBernardini#CambiamentoSociale#ImpegnoCivico #VigilanzaIndividuale

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