𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

“COINCIDENZE ... SENZA TRENI!”

 

2 agosto 1980 – 2 agosto 2024


Il 2 agosto del 1980, alle 10:15, dalla stazione di Bologna Centrale salivo su un treno diretto a Verona. Altri 10 minuti in quel luogo e il mio destino sarebbe stato segnato per sempre!

10 minuti che mi hanno separato da uno degli eventi più tragici della storia italiana. Alle 10:25 un’esplosione devastante ha trasformato quella stazione in un inferno: 85 vite spezzate e oltre 200 feriti. Un orrore che ha lasciato una cicatrice indelebile nella memoria collettiva del nostro Paese.

Eppure, oggi, a distanza di 44 anni, mi trovo a fare un parallelo che potrebbe sembrare azzardato, ma che, in realtà, riflette una preoccupazione profonda e reale.

Quanto stiamo vivendo in Molise non è un'esplosione immediata ma lenta che rischia di avere conseguenze altrettanto devastanti, se non addirittura peggiori di quella di 40 anni fa.

I morti non si conteranno a decine o centinaia, ma potrebbero essere molti, ma molti di più: stiamo parlando della possibile scomparsa di un'intera regione, il Molise!

Senza treni, senza collegamenti, senza una rete ferroviaria funzionale, rischiamo di essere tagliati fuori, isolati, dimenticati.

La mancanza di mobilità non è solo un disagio, la negazione di un diritto. È una minaccia alla nostra sopravvivenza, al nostro diritto alla vita, alla nostra identità come comunità. 

Come possiamo sperare di progredire, di prosperare, di garantire un futuro ai nostri figli se siamo lasciati soli a morire lentamente, soffocati dall'isolamento?

Non è una ‘coincidenza’ se oggi davanti alla stazione ferroviaria di Campobasso ho preso parte al ‘PRESIDIO PER NON MORIRE’ e proposto - in occasione della prima riunione dello stesso - di costituire la ‘Prima Comunità Patrimoniale’ nazionale denominata ‘RINASCITA FERROVIARIA MOLISANA.’

Sono qui a riflettere su quanto accaduto 44 anni fa e su quello che potrebbe accadere a tutti noi molisani. 

Il mio è un richiamo a prendere posizione, a lottare per la nostra terra, perché se i treni non tornano, potrebbe essere troppo tardi!

 

(by nicola)

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