𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Cos'è l''Opzione zero' e perchè adottarla per il 'Lotto zero?' Ce lo spiega l'avv. Mainelli - 2

 


"LOTTO ZERO" - FORSE SI TORNA A PARLARE IN TERMINI DI SUPREMAZIA DELLA LEGGE PER IL RISPETTO DEI DIRITTI DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.

Nell'incontro organizzato dal Comitato No Lotto Zero il 13.11.2021 presso l'Ex Lavatoio di Isernia sono emerse due certezze fondamentali: - la prima è che i cittadini reagiscono compostamente e in maniera informata a difesa del territorio; 
- la seconda è che lo Stato troverà sempre un presidio di vera democrazia ogni qualvolta pretenda di agire al di fuori delle regole e della tutela del bene comune. 
Nell'incontro di Isernia è prevalsa, fin dalle prime battute, la forza della legalità e della ragionevolezza. Nessuna pregiudiziale o supponenza. Il geologo Succi ha illustrato gravi e seri problemi, identificandoli nella loro dimensione tecnica e geografica con estrema precisione e senza pretesa che venissero recepiti acriticamente da chi oggi auspica la realizzazione della strada denominata Lotto Zero. Però ha chiesto anche che i responsabili del progetto venissero nelle sedi istituzionali locali e sottoscrivessero, sotto la loro personale responsabilità, che non sussiste alcuna criticità rispetto alle sorgenti presenti in loco o agli altri fattori di rischio evidenziati nella sua Relazione. E ciò non può che apparire come una doverosa attività che le amministrazioni locali debbano pretendere. 
Parimenti si è detto per quanto riguarda la "...descrizione delle alternative ragionevoli prese in esame dal proponente, adeguate al progetto ed alle sue caratteristiche specifiche, compresa l’alternativa zero..." (cd. opzione zero), e cioè il contesto che si determinerebbe in caso di mancata realizzazione dell'opera. Sono valutazioni che l'art. 22 del D.L. 152/2006 considera obbligatorie nello studio dell'impatto ambientale e la cui mancanza determina la nullità degli atti. Insomma, a prescindere da come la si pensi in merito alla realizzazione o meno dell'opera tutti i presenti, compresi i Sindaci di Isernia e Miranda, hanno concordato sul fatto che lo Stato non può devastare una parte di Regione operando addirittura al di fuori della legalità
E' un diritto dei cittadini pretendere che la documentazione a corredo del progetto sia completa e conforme, per tipologia, a quanto previsto dalla legge, e se fino ad oggi nessuno ha potuto leggere lo studio delle valutazioni obbligatorie indicate nell'art. 22 del D.L. 152/2006, i Sindaci verificheranno se tale documento esiste e ne acquisiranno copia (ma il documento dovrebbe essere già agli atti del Comune). 
Se, invece, tale documento non sarà prodotto si dovrà tornare nei binari della legalità, fermare la devastazione ambientale già iniziata ed accertare le responsabilità connesse all'aver iniziato parte dei lavori in assenza della regolarità formale del documento di valutazione dell'impatto ambientale. Praticamente non si subirà più passivamente una prevaricazione che andava fermata anni fa. 
ANAS è una società per azioni interamente controllata, dal 2018, da Ferrovie dello Stato Italiane, società a sua volta interamente partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per cui siamo nel campo delle società pubbliche che, benché operanti con contratti di diritto privato sono, comunque, assoggettate ai principi costituzionali ed istituzionali relative all'"amministrazione" nell'esercizio della propria attività privatistica. 
Detto in termini più semplici: lo Stato resta "Stato" anche quando usa strumenti "privatistici". In questo senso non può che far piacere l'approccio anche politico, in conclusione dei lavori, sui concetti di spesa pubblica e vincoli di utilità sociale (peraltro previsti dall'art. 41 della Costituzione). Speriamo che ci siano sempre più incontri del genere in modo che il senso della politica a servizio dei cittadini non resti solo una teorica dimensione ma diventi un concreto modo di partecipazione. 
ANAS S.p.A. è a servizio dello Stato, che a sua volta è al servizio dei cittadini, e non bisogna mai dimenticare che al vertice della piramide istituzionale ci sono questi ultimi e non le società di gestione partecipate dallo Stato. 
Ci sarebbero molte altre cose da discutere, e lo si farà, ma al momento possiamo registrare un grande passo in avanti nei rapporti tra cittadini e amministrazione pubblica. Sempre che gli impegni presi trovino concreta attuazione.
 
Alfonso Mainelli
 
(by nicola)

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