𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

IL MOLISE DEL TERZO MILLENNIO

Vogliono il "Turismo" dove c'è ancora tanta gente che deve vivere con le finestre chiuse per non farsi invadere la casa da un'aria nauseabonda, un fetore acido che ti toglie il respiro. E non è che parliamo di gente che vive nell'entroterra, in quelle terre di nessuno dove non ci capiti nemmeno per sbaglio. No, questa è gente che vive in quello che dovrebbe essere il salotto buono del turismo, la fascia pedemontana del Matese centrale, ed invece è una palude senza legge, violentata per anni da milioni di chili di inquinamento incontrollato. E hai voglia a ricorrere alle cd. Istituzioni: dalla Prefettura di Campobasso aspettiamo ancora che trovino un pò di tempo per sentire, come si dice, dalla nostra viva voce quanto è stato assente lo Stato pur in presenza di una oggettiva situazione di "disastro ambientale". Peraltro siamo in una zona dove la Procura della Repubblica sbaglia addirittura ad individuare i capannoni avicoli da verificare in punto di distanza chilometrica uno dall' altro, e archivia, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di sicurezza pubblica. Sui Sindaci è inutile anche aprirlo un discorso, tempo perso. Se, comunque, ci sbagliamo siamo qua a loro disposizione. Vogliono il Turismo e hanno, praticamente, una buona parte del territorio in stato di allarme ambientale monitorato da una centralina fissa di Venafro, e sappiamo bene qual sia la situazione di Venafro. Bene, quella situazione è la stessa della vallata di Bojano e della vallata di Isernia. Chilometri di terra e gente che non conosce in quale contesto atmosferico vive. Ci volete portare i turisti in questa parte d'Italia? Provateci, ma dovete dire loro la verità sui livelli di (in)sicurezza ambientale, sulla esposizione a rischio, sull'assenza di impianti di monitoraggio conformi alle norme, a parte poche centraline fisse assolutamente insufficienti a garantire un livello accettabile di tutela. Del resto abbiamo una medaglia sul petto, una bella diffida del Ministro pro tempore dell'Ambiente che nel 2012 ci rifilò una diffida a metterci in regola con le normative a presidio della sicurezza ambientale. E se vi dicono che hanno ottemperato fatecelo sapere così ci chiariamo un pò le idee. Insomma, siamo rimasta la solita regione dove vengono, prendono e vanno via. Ci sono in ballo molte centinaia di milioni di euro da spendere in questa Regione, ma pare che non interessi a nessuno come saranno spesi. Good Country Molise, qui davvero sei alla roulette della vita, e vivere o morire è come tirare la pallina e sperare.
 
Fonte: Area Marese
 
(by nicola)

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