𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

"Bisogna che le Associazioni si riuniscano per discutere su come vengono gestite queste cose alla Procura di Campobasso..."

Bisogna che le Associazioni si riuniscano per discutere su come vengono gestite queste cose alla Procura di Campobasso. Nell'ultimo esposto che ho depositato, e che riguardava i capannoni avicoli che sorgono come funghi, ho segnalato anche l'autorizzazione ad un impianto nel nucleo industriale che comporta emissioni in atmosfera non monitorate come si deve. Tutto archiviato. Ma dovreste leggere le motivazioni per capire che, continuando così, non si va da nessuna parte. Qui dalle nostre parti, dopo quello che è successo negli ultimi 40 anni, non dovrebbe essere consentito nemmeno fumare in strada per quanto siano ignote le conseguenze dell'incenerimento di rifiuti che ci ha interessato direttamente. Con Area Matese avevo chiesto un incontro al Prefetto di Campobasso e al Commissario prefettizio inviato al Comune di Bojano, ma lo Stato, come al solito è latitante, ed infatti non c'è stata alcuna risposta, nemmeno per fingerla una doverosa educazione istituzionale, a parte una inutile mail dalla Prefettura con la quale ci mettevano al corrente del fatto stavano acquisendo informazioni. Capite? Acquisiscono informazioni in una Regione diffidata dal Ministro dell'Ambiente per le tante violazioni in materia di tutela ambientale e della salute pubblica. In questa sede non si possono elencare tutte le illegittimità che vengono consentite dalle nostre parti, e un pò in tutta la Regione, ma vi posso assicurare che sono tante, e gravi. Questa è la realtà. Ora, premesso che non ci interessa affatto il non essere ritenuti interlocutori "idonei" a causa della definizione di Area Matese quale "Movimento politico", e premesso anche che non dobbiamo convincere nessuno in merito al significato del termine "politico" nel contesto dell'impegno civile, vi chiedo: siete pronti a metterci davvero la faccia per difendere questa parte del nostro territorio da aggressioni illegittime, agevolate, peraltro, da una pubblica amministrazione che ormai si crede onnipotente ed intoccabile? E siete pronti a farlo contro chiunque, a qualsiasi titolo, agisce al di fuori dei doveri-poteri che l'Ordinamento gli impone di attivare? Perché vedete, alla fine ci si stanca quando ci si ritrova sempre da soli a sbattere i pugni sui tavoli dove siede chi dovrebbe intervenire e non lo fa. Ci sono cose che è necessario conoscere per rivendicare il diritto di vivere in sicurezza, e, comunque sia, occorre unità per far valere la sovranità popolare, con garbo quando è possibile, ma anche con la necessaria durezza quando il sistema dimostra una evidente sindrome da "Marchese del Grillo". E non pensiate che questa sia una critica al lavoro che avete svolto finora, ma è un dato di fatto che non esiste un fronte unico di lotta, e per questo non si vedono risultati, mentre le mancanze del sistema pubblico di controllo emergono in tutta evidenza. Allora, se siamo tutti d'accordo sul riprendere in mano la nostra sicurezza, e la nostra stessa vita, allora è necessario che si marci uniti contro un nemico che si è enormemente rafforzato proprio grazie alla frammentazione, ma sarebbe meglio dire all'inesistenza, della protesta sociale.

Fonte: pagina fb Alfonso Mainelli 

(by nicola)

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