𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

“Plastic to fuel” La 'Pirolisi' trasforma plastica NON riciclabile in energia



Gli attuali costi di esportazione dei rifiuti all’estero potrebbero essere compensati investendo in tecnologie ed innovazioni di energy recovery (recupero di energia), così da avere vantaggi economici, oltre che ambientali. Un valido strumento è rappresentato dalla pirolisi, quel processo in grado di trasformare la plastica non riciclabile in energia. Grazie al ciclo di trattamento dei materiali da rifiuto, il processo di pirolisi genera energia pulita utilizzabile per diversi impieghi. Uno su tutti, riutilizzare la plastica non riciclabile trasformandola in combustibile (cosiddetta “Plastic to fuel”). È quanto emerge dal 3° Rapporto Federmanager- Aiee, dal titolo “Transizione verde e sviluppo. Può l’economia circolare contribuire al rilancio del sistema Italia?”, presentato a Roma.
Le stime riportate dal rapporto parlano chiaro: da 1 tonnellata di plastica si possono estrarre 800 litri di carburante al prezzo di un terzo del greggio. L’Italia, nota il dossier, se avesse utilizzato il Plastic to fuel, considerando le 1,3 milioni di tonnellate di plastica smaltite in discarica nel 2016, avrebbe conseguito un beneficio pari a circa 25 milioni di euro.
«La pirolisi è solo un esempio di come sia possibile sfruttare la tecnologia per produrre a basso impatto ambientale», spiega Sandro Neri, coordinatore della Commissione Energia di Federmanager. «Mostra il vantaggio - continua Neri- di avere una taglia ottimale di piccolo impianto ( fino a 100 kW), maggior efficienza rispetto ai grossi impianti, più facile da gestire, non richiede opere civili significative e necessita di spazi contenuti normalmente disponibili all’interno di impianti esistenti. Tutto ciò si traduce in tempi di installazione estremamente limitati». Lo studio Federmanager- Aiee, inoltre, sottolinea che una parte delle risorse messe a disposizione dal Green New Deal europeo deve essere destinata alla ricerca& sviluppo. «Il settore dell’economia circolare è tutto da costruire, ed è fondamentale per l’Italia saper guadagnare posizioni di leadership grazie a un mix di investimenti e stimoli fiscali guidati da una visione strategica di lungo termine che non può fare a meno di un’intensa attività di ricerca e di competenze appropriate», ha evidenziato il direttore generale Federmanager, Mario Cardoni.
A confronto su questi temi sono intervenuti il presidente di Aiee, Carlo Di Primio, Giacomo Gargano, presidente Federmanager Roma, Felice Egidi, Strategic advisor Elettricità Futura, Gianni Pietro Girotto, presidente commissione Industria del Senato, Gianluca Benamati, vicepresidente commissione Attività produttive della Camera, Paolo Arrigoni, componente commissione Territorio e ambiente del Senato, Federico Testa, presidente Enea, e Andrea Zaghi, direttore generale di Elettricità Futura, co- organizzatrice dell’evento.   

Fonte: il Dubbio

(by nicola) 

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