COMUNICATO STAMPA
Giovedi’
21 Febbraio, ore 18:30, Sala Alphaville a Campobasso. L’evento
Karibu Integramondo del gruppo Awa, la cooperativa Assel con
l’associazione Malatesta. In mattinata il Laboratorio di Cucina
maliana.
Tiga-tegue,
tò, cous- cous o riz gras? Quale
sarà la ricetta scelta per “conoscere il Mali? Una formula
innovativa, quella dell’integrazione proposta dall’Area Eventi
del Gruppo Awa (ASSeL, WAC e AGORA') presieduta da Raffaele D’Elia,
con gli S.P.R.A.R. Karibu e Integramondo, che prosegue la rassegna
cinematografica NO BORDERS MOVIE, la cooperativa sociale Assel in
collaborazione con l’attiva Associazione Malatesta e
il ristorante Villa de Conti, per un appuntamento da non perdere con
il Mali, giovedì
21
febbraio,
presso la Sala Alphaville, in via Muricchio 1, a Campobasso, con la
visione di un bellissimo film candidato all’Oscar come miglior film
straniero in lingua diversa dall’inglese.
L’evento
“CIAK
SI MANGIA!”
vuole essere un momento di riflessione e dibattito libero, centrato
questa volta sul Mali, Paese che continua ad essere in guerra da
molti anni. Il titolo della manifestazione ci porta dritti
all’obiettivo, che è quello di collegare persone, idee e momenti:
la visione del film, il confronto, la convivialità, la conoscenza
reciproca e il Laboratorio di Cucina che si terrà lo stesso giorno,
alle 9:00, presso il Ristorante Villa dei Conti in contrada Macchie
n. 83 a Campobasso. La cucina di Villa dei Conti si trasformerà
nella cucina di Cissé, Balla, Karim e Mamadou, ragazzi maliani, con
Richmond e altri beneficiari dei progetti SPRAR Karibu e
Integramondo, i quali collaboreranno alla preparazione di un piatto
tipico del loro Paese, che verrà servito alle 21:00 presso la sede
dell’Associazione Malatesta.
MALI,
capitale: Bamako. 9 regioni, 12.716.000 abitanti. Lingua: francese
(ufficiale), arabo, mande e camitiche (berberi). TIMBUKTU, Patrimonio
dell'umanità dall'UNESCO, proposta come una delle sette meraviglie
moderne. Musica, risate, sigarette e persino il calcio, sono stati
vietati, mentre le donne sono costrette al velo e gli uomini non
possono tagliare la barba. Un tempo, si nominava Timbuktu per
indicare un posto lontanissimo ed esotico, l’El Dorato africano di
cui si favoleggiava da secoli. Oggi del Mali si parla in altri
termini. La violenza, una crescente popolazione giovanile, mancanza
di posti di lavoro, stanno provocando un aumento della migrazione e
del traffico di esseri umani. L’analfabetismo supera il 65% del
totale della popolazione in un Paese dove il tasso medio di fertilità
è di 6 figli per donna, la mortalità infantile è altissima e la
speranza media di vita è di 60 anni. La maggior parte della
popolazione vive sotto la soglia nazionale di povertà, ma
paradossalmente, il Mali è ricco di risorse naturali, giacimenti di
bauxite, ferro, stagno e rame non ancora sfruttati. La guerra ha
peggiorato le condizioni di vita.
La
visione del film è un modo per far conoscere la vita del paese che
viene bruscamente disturbata dall’arrivo dei jihādisti,
i quali impongono le loro leggi. Matrimoni forzati, stupri,
persecuzioni e tribunali che emanano sentenze ingiuste, basate su una
visione settaria dell’Islam.
Malgrado la ferocia della repressione, la popolazione resiste
coraggiosamente.
Dopo
la visione del film ci sarà un momento di discussione, confronto e
riflessione sulle emozioni che saranno scaturite dalla visione.
Cosa
accadrà dopo? Tiga-Tegue,
Tò, Cous-Cous o Riz Gras? Quale
sarà il piatto tipico del Mali che verrà degustato e servito con
thé alla menta?
La
cucina del Mali è senza dubbio influenzata da quella senegalese a da
quella del nord Africa. Prevalentemente si mangia cous-cous,
accompagnato da carne di pollo e pesce pescato dal fiume Niger. Molti
i piatti a base di miglio, riso e cereali, con i quali ad esempio di
fa il Tò, che è uno sformato simile alla polenta, cui si unisce il
secondo e salse a piacere. Insomma una cucina ricca e gustosa che
avremo modo di conoscere grazie a No Borders Movie.
(by Nicola)
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