Riceviamo e pubblichiamo
Sulla
vicenda dell’esondazione del Carpino nella zona industriale di
Pettoranello, il PCL MOLISE ha contestato la gravissima mala gestio
politica condotta dal sindaco di Pettoranello, il quale si è
reiteratamente ed incredibilmente rifiutato di aderire alla proposta
di realizzare un piccolo
lavoretto tampone di somma urgenza,
per riparare i pochi metri di argine eroso, di
esclusiva competenza comunale ex art.50 TUEL, che, ancorché non
risolutivo, avrebbe evitato nella contingenza le esondazioni
successive a quella di febbraio e sino all’ultima di fine anno, con
i tanti noti danni conseguenti alle attività economiche e al
territorio.
A
riprova della esattezza della nostra proposta si ricorda che i
cittadini, dopo aver protestato per l’inerzia del sindaco, hanno
chiamato una Ditta che con un escavatore ed un migliaio di euro, in
mezza giornata, ha riparato il piccolo argine di 5-8 metri, come da
foto allegata; mentre
il sindaco continuava a scrivere inutili lettere al genio Militare,
Ministero, Regione (mancavano solo l’ONU, la Troika e il FMI) per
un piccolo argine da riparare !
Sennonché,
la locale redazione di “Primo Piano” /Teleregione, unica ad aver
censurato sistematicamente ogni informazione di opposizione al
sindaco sul tema, compresa quella che i cittadini avevano già
privatamente risolto il problema dell’urgenza, divulgò l’infondata
e fuorviante notizia del 6 febbraio u.s., secondo cui quei piccoli
lavori di somma urgenza (da noi proposti e già realizzati dai
cittadini) “non erano di competenza del Comune ”; una bizzarra
teoria che ignora le elementari disposizioni dell’art.50 del Tuel e
quant’ altro, divulgata dal quel giornale col chiaro intento di
parte di contrastare il PCL Molise a sostenere l’indifendibile
condotta politica del sindaco.
Non
solo: continuando a censurare indebitamente la notizia che i
cittadini avevano già risolto il problema dell’emergenza come
sopra, quel giornale lasciava intendere in modo fuorviante che
“finalmente” tale “lavori
tampone”
si sarebbero “sbloccati” tra Genio Militare, Prefetto, e Regione
con un “progetto” da appaltare, di cui in spregio alla elementare
trasparenza non si è detto né in cosa consiste, né il costo.
Ma
di che parla la redazione di Primo Piano? Perché tace le altre
“controinformazioni” ?
I
“lavori tampone” che doveva effettuare subito il Comune di
Pettoranello, come dimostrato, sono stati già eseguiti dai cittadini
che protestavano contro l’inerzia suddetta del sindaco! Dunque a
cosa serve tale progetto? E’ l’ennesimo appalto inutile, e
perché ?
Lasciamo
all’intelligenza dei lettori la risposta.
L’intervento
delle strutture regionali e dei Beni ambientali che noi stiamo
sollecitando e va sollecitato,
non riguarda i piccoli lavori suddetti già di competenza del Comune
quale autorità locale di Protezione Civile, e che sono stati già
eseguiti dai cittadini vista l’inerzia del sindaco, bensì
un intervento più complesso generale di pulitura costante del letto
del fiume, cosa di cui nessuno parla !
E
chiediamo di sapere quanto
costa tale appalto su lavori tampone, atteso che lavori tampone non
servono più essendo già stati realizzati dai cittadini.
Ci
opponiamo anche al fatto che i danni li debba pagare la collettività
(cioè i lavoratori che pagano le tasse) come proposto dal sindaco:
sia per i danni sinora causati dalle esondazioni (evitabili nel
contingibile con il piccolo lavoretto comunale suddetto se fosse
stato fatto all’epoca), sia per questo eventuale progetto per
quanto sopra inutile, chiederemo anche di accertare
ipotetici danni erariali alla Corte dei Conti, a carico di chi ne
sarà ritenuto eventualmente responsabile,
ferma restando la nostra ferma critica verso le responsabilità
politiche del sindaco sulla sua mala gestio.
Infine:
chiediamo un altro intervento urgente di ordinaria manutenzione anche
del canale affluente che insiste sull’area industriale di
Pettoranello, il cui letto come si vede dalla foto è privo della
ordinaria manutenzione
anch’essa
di esclusiva competenza comunale,
tanto più che essa ogni anno veniva effettuata con puntualità
dall’ufficio tecnico manutentivo comunale, ufficio incredibilmente
“sospeso” sine die dal suddetto sindaco con atto da noi già
contestato come ingiusto e inopportuno sotto il profilo politico,
sociale e sindacale, ma anche con deduzioni di illiceità la cui
fondatezza è ovviamente al vaglio della magistratura.
24/02/2019
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - SEZIONE MOLISE
(by Nicola)
Possibili soluzioni al problema:
Possibili soluzioni al problema:
Nessun commento:
Posta un commento