lunedì 25 febbraio 2019

Manutenzione, questa sconoscuita


Riceviamo e pubblichiamo

Sulla vicenda dell’esondazione del Carpino nella zona industriale di Pettoranello, il PCL MOLISE ha contestato la gravissima mala gestio politica condotta dal sindaco di Pettoranello, il quale si è reiteratamente ed incredibilmente rifiutato di aderire alla proposta di realizzare un piccolo lavoretto tampone di somma urgenza, per riparare i pochi metri di argine eroso, di esclusiva competenza comunale ex art.50 TUEL, che, ancorché non risolutivo, avrebbe evitato nella contingenza le esondazioni successive a quella di febbraio e sino all’ultima di fine anno, con i tanti noti danni conseguenti alle attività economiche e al territorio.
A riprova della esattezza della nostra proposta si ricorda che i cittadini, dopo aver protestato per l’inerzia del sindaco, hanno chiamato una Ditta che con un escavatore ed un migliaio di euro, in mezza giornata, ha riparato il piccolo argine di 5-8 metri, come da foto allegata; mentre il sindaco continuava a scrivere inutili lettere al genio Militare, Ministero, Regione (mancavano solo l’ONU, la Troika e il FMI) per un piccolo argine da riparare !
Sennonché, la locale redazione di “Primo Piano” /Teleregione, unica ad aver censurato sistematicamente ogni informazione di opposizione al sindaco sul tema, compresa quella che i cittadini avevano già privatamente risolto il problema dell’urgenza, divulgò l’infondata e fuorviante notizia del 6 febbraio u.s., secondo cui quei piccoli lavori di somma urgenza (da noi proposti e già realizzati dai cittadini) “non erano di competenza del Comune ”; una bizzarra teoria che ignora le elementari disposizioni dell’art.50 del Tuel e quant’ altro, divulgata dal quel giornale col chiaro intento di parte di contrastare il PCL Molise a sostenere l’indifendibile condotta politica del sindaco.
Non solo: continuando a censurare indebitamente la notizia che i cittadini avevano già risolto il problema dell’emergenza come sopra, quel giornale lasciava intendere in modo fuorviante che “finalmente” tale “lavori tampone” si sarebbero “sbloccati” tra Genio Militare, Prefetto, e Regione con un “progetto” da appaltare, di cui in spregio alla elementare trasparenza non si è detto né in cosa consiste, né il costo.
Ma di che parla la redazione di Primo Piano? Perché tace le altre “controinformazioni” ?
I “lavori tampone” che doveva effettuare subito il Comune di Pettoranello, come dimostrato, sono stati già eseguiti dai cittadini che protestavano contro l’inerzia suddetta del sindaco! Dunque a cosa serve tale progetto? E’ l’ennesimo appalto inutile, e perché ?
Lasciamo all’intelligenza dei lettori la risposta.
L’intervento delle strutture regionali e dei Beni ambientali che noi stiamo sollecitando e va sollecitato, non riguarda i piccoli lavori suddetti già di competenza del Comune quale autorità locale di Protezione Civile, e che sono stati già eseguiti dai cittadini vista l’inerzia del sindaco, bensì un intervento più complesso generale di pulitura costante del letto del fiume, cosa di cui nessuno parla !
E chiediamo di sapere quanto costa tale appalto su lavori tampone, atteso che lavori tampone non servono più essendo già stati realizzati dai cittadini.
Ci opponiamo anche al fatto che i danni li debba pagare la collettività (cioè i lavoratori che pagano le tasse) come proposto dal sindaco: sia per i danni sinora causati dalle esondazioni (evitabili nel contingibile con il piccolo lavoretto comunale suddetto se fosse stato fatto all’epoca), sia per questo eventuale progetto per quanto sopra inutile, chiederemo anche di accertare ipotetici danni erariali alla Corte dei Conti, a carico di chi ne sarà ritenuto eventualmente responsabile, ferma restando la nostra ferma critica verso le responsabilità politiche del sindaco sulla sua mala gestio.
Infine: chiediamo un altro intervento urgente di ordinaria manutenzione anche del canale affluente che insiste sull’area industriale di Pettoranello, il cui letto come si vede dalla foto è privo della ordinaria manutenzione anch’essa di esclusiva competenza comunale, tanto più che essa ogni anno veniva effettuata con puntualità dall’ufficio tecnico manutentivo comunale, ufficio incredibilmente “sospeso” sine die dal suddetto sindaco con atto da noi già contestato come ingiusto e inopportuno sotto il profilo politico, sociale e sindacale, ma anche con deduzioni di illiceità la cui fondatezza è ovviamente al vaglio della magistratura.
 
24/02/2019 PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - SEZIONE MOLISE

(by Nicola) 

Possibili soluzioni al problema:

 

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