𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Il TAR approva la 'discarica' a Sassinoro

No al ricorso del Comune di Sassinoro. Il Tar Campania ha respinto il ricorso proposto dall'amministrazione contro l'autorizzazione al mega impianto di compostaggio sul territorio.
Secondo il Tar “La struttura non ha significativo impatto ambientale, essendo un impianto di messa in riserva, trattamento e recupero rifiuti per la produzione di compost”. Area che dunque «anche in virtù della sua destinazione d’uso prettamente industriale - scrivono i giudici - ha già subito un processo di antropizzazione ed è separato dal Sic (sito di interesse comunitario) individuato dal ricorrente (ossia dal Comune di Sassinoro, ndr) dalla statale 87 che costituisce una barriera fisica che non consente connessioni di carattere ecologico».
Per il Tar Campania non ci sarebbero nemmeno problematiche di carattere ambientale dal momento che l’Asl intervenuta nel procedimento «non ha addotto motivazioni a sostegno delle altre censure relative al mancato rispetto dei limiti distanziali dalle abitazioni e dal fiume Tammaro».
Una sconfitta sonora dunque e preoccupante per i cittadini e le associazioni che nei giorni scorsi avevano protestato con veemenza di fronte all'ipotesi di installare lì l'impianto. Anche la neo eletta senatrice Sandra Lonardo aveva espresso solidarietà agli abitanti e alle istituzioni fortorine, esprimendo anche la preoccupazione per quanto potrebbe accadere con l'impianto di compostaggio. Soprattutto perché Sassinoro sorge su un'area ricca di acque, ed è dunque forte la preoccupazione di cittadini e istituzioni di un'eventuale contaminazione.
Dal Comune del paese al confine tra Sannio e Molise però assicurano: “E' soltanto il primo round”.   

Fonte: 8pagine.it

(by Nicola)

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