venerdì 15 dicembre 2017

Ex Lavoratori in Lotta - Comunicato stampa



DOCUMENTO DI SINTESI,
DI RIVENDICAZIONE
E DI LOTTA!
La crisi occupazionale in regione Molise e, in modo particolare, in provincia di Isernia, dura da anni senza che all’orizzonte si vedano segni reali di ripresa. Le maggiori attività (ma anche le piccole iniziative) hanno chiuso i battenti da tempo a seguito di una generale mancanza di domanda ma, soprattutto, per una gestione imprenditoriale ai limiti del lecito, senza scrupoli e senza controlli. E così, centinaia di lavoratori appartenenti all’ex Ittierre, alla DR, all’ex Marinelli, all’ex Esattorie, al nucleo industriale di Pozzilli ed a diverse altre realtà lavorative piccole e piccolissime, oggi raggruppate come Lavoratori Mobilità in Deroga, senza dimenticare le più volte citate ex GAM, Ex Zuccherificio, vagano senza sostegno e senza motivazioni che possano ridare loro fiducia. L’atavica fame del Molise, con l’aggiunta del crollo del settore agricolo, hanno di fatto messo in ginocchio anche quelle aziende che, pur non dipendendo direttamente da quel settore, sono rovinosamente cadute, trascinando con sé visioni positive e lasciando dietro solo spettri e morte sociale. C’è da aggiungere che anche il settore pubblico ci ha messo del suo, con l’abbandono da parte governativa nazionale delle province, determinando anche in questo ambito cadute occupazionali, così come nel caso della regione Molise, a titolo di esempio, del quasi totale licenziamento corpo della Protezione Civile. Dopo anni di attese legate anche a fantomatiche promesse di attenzione da parte  dell’amministrazione regionale e, ancor peggio, di tardive, ridicole e false manifestazioni di lotta da parte di molti sindacati, già colpevoli della complice e disdicevole gestione delle aziende posta in essere negli anni, gli ex lavoratori delle aziende di cui al presente documento hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di organizzarsi senza distintivi corporativi, di affrontando una nuova stagione di rivendicazioni e di lotte sotto un unico simbolo, quello dell’unità, quello che da oggi in avanti chiederà LAVORO e DIGNITÀ senza vessilli di parte, consci che solo dal mutuo soccorso possa venire fuori il tanto atteso riconoscimento ad una vita serena, quella che tanti già godono ma che vede loro lasciati ad un triste destino. E se per il LAVORO bisogna attendere le decisioni dall’alto, nonostante tutta la buona volontà e professionalità dimostrata negli anni, per la DIGNITÀ non aspettiamo nessuno, quella è nostra e lo dimostreremo in tutte le occasioni che dovremo affrontare da oggi fino a raggiungimento dell’obiettivo, quello del rispetto e del lavoro. E siamo certi che dall’Area di Crisi Complessa, concessa dal governo nazionale a fronte delle evidenti quanto disastrose condizioni economiche-sociali del nostro territorio, possa uscire quella risposta tanto attesa da anni, quella del riconoscimento per gli ex lavoratori di riprendere il cammino interrotto alcuni anni fa. Certamente al centro delle nostre attenzioni c’è il governo regionale che può e deve essere da tramite tra noi ex lavoratori e le aziende che stanno inoltrando le loro richieste di contributo, certi di rivendicare nei nostri confronti quella priorità all’occupazione che dovrà permettere il rispetto degli impegni da parte delle famiglie verso acquisti, prestiti e mutui accesi quando un lavoro l’avevano e che non possono più onorare a seguito della loro inattività. Ma l’attenzione la chiediamo a tutti i consigli comunali e provinciali, alle assemblee dei sindaci, a tutte le rappresentanze perché dalla loro convinta solidarietà, attraverso deliberati ad hoc, possano scaturire quelle azioni e quelle misure necessarie per ridare le dovute speranze a tutti gli ex lavoratori ed ai disoccupati in genere. La presa di coscienza delle assisi resta per noi il primo documento di sostegno alla nostra lotta di civiltà, atto che porteremo come bagaglio in tutti i tavoli che saranno a noi concessi. Grazie a tutti coloro i quali sapranno interpretarlo come atto sentito e dovuto.
Isernia, 15 dicembre 2017
IL PORTAVOCE
Emilio Izzo
(by Nicola)

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