Non cresce il Pil, L'Istat é ostil
Silvio è sempre un vero spasso:
“Questo Pil è troppo basso,
basta dare un colpo d’occhio
per capir che c’è un pastrocchio.
Va assai ben l’economia,
al gran Ponte ho dato il via,
tanti i posti di lavoro
e la Borsa è tutta un “toro…
C’è qualcosa che non va,
certo l’indice sarà.
Coinvolgendo grandi esperti
credo proprio che si accerti
che coi giusti indicatori
del Pil salgono i valori”.
Silvio è come l’ammalato
che ha la febbre misurato
e, trovandola un po’ altina,
come giusta medicina
col termometro s’incazza
et voilà, se ne sbarazza.
Senza cure quel paziente
muore assai rapidamente,
dal becchino è sotterrato
freddo, rigido, sfebbrato.
Son passati tredici anni
ed al vecchio barbagianni
subentrato è un fanfarone
con la stessa fissazione.
“L’Istat ch’è al governo ostil
dice che non cresce i Pil,
ma è una balla bella e buona!
Lì qualcosa non funziona.
La Nazione ha il vento in poppa,
è un cavallo che galoppa,
tutta crescita e sviluppo,
la miglior di tutto il gruppo.
Malaffare e corruzione,
intrallazzi ed evasione,
mafia, ‘ndrangheta e camorra
sono spinta, non zavorra
per il mio governo che
è il migliore della Ue!
Coi suoi metodi antiquati
l’Istat falsa i risultati.
Si corregga in tutta fretta
o farà la fin di Letta
licenziato con disdoro!”
Tutti corrono al lavoro,
si lambiccan le cervici,
usan le calcolatrici,
i pc e i pallottolieri
come i bimbi fini a ieri.
Fanno conti senza fine
con le vecchie tabelline
che non usan da una vita,
contan con le dieci dita,
fanno somme sottrazioni,
logaritmi, divisioni.
Fra di lor scambiano i dati,
stampan mille tabulati,
fanno i conti e li rifanno
su lavagne, gesso e panno.
Ma quel più non salta fuori
senza dei prestigiatori
ed a Renzi han ribadito
che il Pil non è, ahimè, salito,
se ne faccia una ragione.
La reazion del fanfarone
il feral silenzio squarcia:
“Proseguiam la lunga marcia
che ci porterà allo sfascio!
Italiani, non vi lascio!”
Carlo Cornaglia
(6 settembre 2016)
Fonte: Micromega
(by Nicola)
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