𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

8 Ottobre. IX marcia internazionale per una società aperta e lo stato di diritto


Comunicato ufficiale
Società Libera - Associazione di cultura liberale, Radicali Italiani e le Comunità delle Minoranze e dei Popoli Oppressi in esilio organizzano la
IX marcia internazionale per una società aperta e lo stato di diritto
Sabato 8 Ottobre 2016
Roma h.16 da Piazza Mazzini a Castel S.Angelo (dove saranno previsti vari interventi)
Parigi h.14 da Place de la Bastille a Place de la République

La condizione della Libertà e dei Diritti nel mondo peggiora: in oltre metà dei Paesi a centinaia di milioni di persone è negata o limitata la libertà politica, religiosa, economica e sono negati i diritti umani, sociali e civili. L’Occidente non può continuare a rimanere inerte. Questa situazione dipende da una serie di fattori, ed è legata sia al carattere dittatoriale e oppressivo di molti governi, sia al riaccendersi pericoloso dei nazionalismi che non sembra risparmiare anche molti Paesi Europei.
Nessun Paese da solo è in grado di fronteggiare sfide come le migrazioni, le grandi crisi finanziarie, il mutamento climatico o il terrorismo internazionale. Oggi sono gli Stati nazionali a fallire, così come un’idea di Europa: quella delle patrie e dei trattati, quella intergovernativa e delle reazioni nazionali.
La libertà politica è presupposto per la stabilità internazionale, il mondo non sarà in pace fin quando assetti politici, unità territoriali ed identità di Popoli saranno imposti. La libertà economica è essenziale per lo sviluppo e la crescita. La libertà religiosa è fondamentale per la salvaguardia delle rispettive identità. Auspicando un rafforzamento del dialogo interreligioso marceremo in difesa anche del popolo degli yazidi sterminato nel Medio Oriente e delle minoranze cristiane nel mondo, fatte oggetto di aggressioni ed assassinii indiscriminati in molte aree del pianeta.
Chiediamo che i Paesi leader nella promozione dei Diritti Umani, in primis quelli Europei, sappiano valorizzare e rilanciare i propri modelli di società democratiche ed aperte, nelle quali il diritto alla vita e all’autodeterminazione sono intangibili e tali rimangano anche nelle urgenze. 
Con questa Marcia silenziosa, chiediamo alle istituzioni internazionali di dare alla difesa dei Diritti Umani priorità nei rapporti internazionali, sia di natura politica che commerciale, e di perseguire nei fatti l’affermarsi dello stato di Diritto e delle libertà individuali. Chiediamo all’Unione Europea di non esprimere solo a parole l’intenzione di “costruire un mondo che abbia come fondamento il rispetto dei diritti umani”, ma di prendere posizione adottando iniziative concrete. In particolare, chiediamo l’istituzione della Giornata Europea per la Libertà delle Minoranze e dei Popoli Oppressi.
Con questi convincimenti marceremo a Parigi e a Roma, insieme a Birmani, Cambogiani, Iraniani, Khmer Kampuchea Krom, Kurdi, Laotiani, Siriani, Tibetani, Uyghuri, Vietnamiti, Venezuelani e a tutti coloro che si adoperano per l'affermazione di una società aperta.

(by Nicola)

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