Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività. Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave. Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua. L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...
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Volturno: l'Artista, "la Zingara" e... lo Scempio!"
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COMUNICATO STAMPA
Nonostante
le gravi eccezioni già sollevate, i contestati lavori dell’ENEL
che riteniamo dannosi sul letto del fiume Volturno, adiacente gli
scavi archeologici di San Vincenzo Al Volturno, stanno
incredibilmente continuando, come si evince dalla foto scattata ieri
30 luglio. Ne avevamo chiesto il fermo immediato per i motivi che qui
ribadiamo: spropositata cementificazione finalizzata alla deviazione
del Volturno per “operazioni di ripulitura”, con 200 camion di
pietrisco, 200 canali prefabbricati di cemento, rischi di allagamento
nella fase di riversamento dell’acqua (come accadde la volta
scorsa), inesistenza di chiarezza sullo smaltimento futuro di tale
montagna di rifiuti speciali a fine lavori. Lavori che dureranno vari
mesi.
Non
è stata presa in considerazione la verifica di fattibilità della
proposta alterativa: ripulitura da effettuare a monte agendo sui due
canali scolmatori, come si faceva anticamente.
Come
si nota dalle foto allegate v’è il prosciugamento del letto del
fiume, con
tutte le conseguenze dannose per
la fauna e la flora ittica
e lo straordinario ambiente circostante, e in fondo alla foto si nota
il “Ponte della Zingara” (la cui volta è destinata a colmarsi
dei canali di cemento): è l’’antico ponte costruito in conci di
travertino per consentire il passaggio all’antica abbazia,
risalente secondo gli studiosi probabilmente alla fase tardoromana
(IV-V d.C.), in funzione durante l'esistenza del monastero insieme ad
un altro ponte (il cosiddetto Pons Marmoreus), che si trovava circa
200 m. più a monte.
E
ribadiamo: tale scempio in un momento in cui la fruibilità
dell’importante sito archeologico dovrebbe essere al suo massimo.
Nell’insistere
col blocco dei lavori e la verifica di eventuali responsabilità per
le conseguenze dannose per la collettività, annunciamo che stiamo
comunque verificando l’esistenza o meno di tutte le autorizzazioni
necessarie, poiché allo stato pare che ne manchi qualcuna
fondamentale (ma il dato è ancora da accertare, e non appena
possibile riferiremo in merito).
Rilanciamo
comunque la nostra proposta: un progetto di recupero e di
valorizzazione di quel tratto del fiume Volturno, in sinergia con lo
sviluppo del sito archeologico a gestione pubblica e socialmente
controllata, ribaltando una realtà negativa, cioè di un sito
rimasto altamente sotto valorizzato, non solo a causa dei tagli
imposti dagli usurai della Troika a livello centrale , ma anche a
causa del dominio del potere economico-ecclesiastico locale sulla
giunta regionale e gli organi statali, nonché del combinato
disposto, di servilismo e grezza inettitudine, dei sindaci di Castel
San Vincenzo dell’ultimo ventennio.
Anche quest’anno la nostra associazione sostiene l’iniziativa promossa dalla Fondazione Anchise Onlus , preieduta dal nostro socio Carmine Lucarelli. 📅 Dal 2 al 14 giugno 2025 , un nuovo ciclo di cure termali a Telese (BN) offrirà la possibilità di vivere un’esperienza rigenerante, con partenza da Campobasso e da altri comuni del circondario . Questa proposta, che mette insieme salute, socialità e attenzione alle fragilità , si basa su un’idea semplice e rivoluzionaria: il prendersi cura non è solo un atto medico, ma anche un gesto culturale . 💙 Cosa rende speciale questa iniziativa? 🚐 Navetta gratuita da Campobasso, Spinete, Bojano, Campochiaro, Vinchiaturo e Sepino 👥 Accompagnamento solidale per anziani o persone con difficoltà motorie, grazie all’impegno dei volontari 💆♀️ Convenzione termale con sconti su trattamenti aggiuntivi 🎙️ Incontri in viaggio con esperti di salute, cultura e benessere – perché anche il tempo del tragitto possa diven...
Nel cuore del Molise, tra montagne e silenzi, c’è chi sceglie di non tacere. Area Matese ha diffuso una nota formale indirizzata a istituzioni nazionali e regionali – dalla Regione Molise al Ministero delle Infrastrutture , fino all’ ANAC e alla Corte dei Conti – denunciando gravi anomalie nella gestione di progetti e procedure pubbliche legate al territorio. Il documento, articolato e dettagliato, non è solo un atto di protesta: è un gesto di responsabilità civica. Richiama l’attenzione sulla necessità di trasparenza, rispetto delle regole e tutela dei beni comuni , ponendo l’accento su come la gestione delle risorse pubbliche debba rispondere a principi di correttezza, partecipazione e legalità sostanziale. Nel testo si evidenziano criticità amministrative, ipotesi di conflitti di interesse e mancate risposte istituzionali, in un contesto dove il silenzio rischia di diventare complicità. È un appello alla vigilanza, alla coerenza e al ritorno a una visione di sviluppo che...
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