𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

COMUNICATO STAMPA


COMUNICATO STAMPA

Null’altro resta da fare! E anche subito, così almeno si cercherà di salvare quell’ultimo pezzo di faccia rimasto presentabile! Quanto da chi scrive anticipato con il comunicato “Malavita comune e malavita organizzata” di un paio di giorni fa, oggi confermato e approfondito da testate regionali e firme autorevoli del giornalismo d’inchiesta nazionale, la dice lunga su quale sia la morale e il modo di interpretare la buona amministrazione da parte di una politica corrottissima e di un partito democratico saldamente al comando con uomini in vista ed autorevoli. Autorevoli nell’occupare ruoli apicali e di grossa responsabilità e da lì pilotare macchinazioni, delinquenze e spartizioni a danno della collettività e dei diseredati! Uomini facenti parte di quell’espressione populistica ed antidemocratica di estrazione renziana che tanti danni sta producendo al paese Italia ed a caduta alla nostra regione, grazie alla copia mal riuscita, o forse riuscita ugualmente, che corrisponde al governatore del Molise Frattura! Forse varrebbe la pena però ridarsi una letta a due precedenti comunicati del sottoscritto (che per comodità si riallegano) prodotti in data non sospetta dai titoli: “Simmenthal” del 5 dicembre 2014 e “Civiltà e Pietà” del 18 dicembre 2014, nei quali si anticipano tutte le preoccupazioni del caso oltre alla disumanità nei confronti dei tanti disgraziati approdati sui nostri suoli. Ma forse, ancora più interessante sarà riascoltare i contenuti della conferenza stampa che tenemmo il 20 proprio davanti al villaggio provvisorio di San Giuliano e dove anticipanno, come lugubre presentimento, quanto sarebbe potuto accadere intorno a quel luogo di grosso interesse e attrattiva malavitosa! DIMISSIONI immediate chiediamo al sindaco del paese martire del terremoto e ancor più martire di amministratori presumibilmente corrotti, un ritorno alle urne nella speranza che possano approdare alla cosa pubblica persone oneste e degne. E visto che, come dichiarato nel precedente comunicato, lo scandalo non nasce per caso e che forse altri soggetti potevano sapere, sarebbe il caso che anche il presidente Frattura unitamente all’assessore Petraroia rimettano il mandato in considerazione del fatto che l’area di appartenenza è la stessa del sindaco e che quest’ultimo è uomo di chiara matrice fratturiana! Sapevano? Non sapevano, il presidente e l’assessore quanto bolliva in pentola? Se sì, a casa immediatamente! Se no, a casa per manifesta incapacità a rivestire ruoli che richiedono competenze e conoscenze in tanti ambiti, figuriamoci in un settore così critico e delicato! E forse sarà il caso approfondire anche la posizione del prefetto chiamato in causa nelle telefonate dell’inchiesta “Mafia Capitale” proprio dal sindaco e che si è dimostrato disponibile a sottoscrivere la convenzione nonostante molti interrogativi e dubbi e nient’affatto disposto a rivedere i termini della stessa a fronte delle nostre reiterate proteste così come dimostrato al tavolo di confronto con noi manifestanti. Chi si distrarrà sul presente comunicato, non potrà farlo la prossima settimana quando, armati di senso civico e giustizia, saremo sotto il palazzo comunale di San Giuliano a ribadire il nostro sdegno e a chiedere limpidamente e senza sfaccettature “DIMISSIONI”.

Isernia, 18 giugno 2015                 Emilio Izzo

(by Nicola)

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