Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività. Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave. Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua. L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...
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L'OML a "Focus" + "Isernia: quale raccolta differenziata?"
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-
Il
P.C.L.
di Isernia da immemorabile aveva proposto l’avvio della raccolta
differenziata porta a porta, in una gestione comunale pubblica e
democraticamente controllata; anche per questo portò avanti la
propria opposizione radicale, verso quella disastrosa giunta di
destra che ci ha fatto perdere dieci anni, senza mai avviarla. Senza
mai rispondere, ci inondarono solo di deliranti querele, tutte
miseramente fallite, come spropositato attacco alle nostre libertà
di espressione politica.
Non
a caso, per questo ed altro, avevamo definito quella giunta di destra
come la più nefasta e reazionaria che Isernia avesse mai avuto dal
dopoguerra ad oggi.
Ma
pur prendendo atto che finalmente la nuova giunta abbia avviato tale
raccolta differenziata, nondimeno possiamo esimerci da alcune
osservazioni, sulle scelte dell’assessore all’ambiente del PD
che, in continuità con la precedente giunta, si affida in via
definitiva alla privatizzazione, segnatamente al monopolio privato
locale. E quando entrano in campo le logiche del mercato, come è
noto, gli interessi della collettività soccombono di fronte alle
leggi del profitto.
Tralasciamo
alcuni gravi disagi che erano evitabili, come la carenza dei
sacchetti appositi e dei bidoni che dovevano essere predisposti prima
dell’inizio della raccolta, la carenza di assistenza ed
informazione al primo impatto, soprattutto per le persone più
anziane e disagiate.
Ciò
premesso, poniamo le seguenti questioni, anche se dobbiamo noi stessi
approfondirle non appena acquisite maggiori informazioni, invero non
facilmente reperibili come dovrebbe essere.
Con
contratto di appalto rep. 2998 del 18 giugno 2014, è affidato alla
ditta privata “il
servizio gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, degli
assimilati e dei materiali da avviare a recupero del comune di
Isernia ”
per la durata di sei anni, per l’importo
di € 1.732.500,00 annuo + Iva, pari a € 144.375,00 mensile +
IVA. In
esso si specifica che tale compenso è parametrato sui servizi della
vecchia modalità gestione, tra cui il
conferimento dei rifiuti nella discarica Tufo Colonoco.
Essendo
cambiata, da fine anno, la modalità di gestione con l’introduzione
della raccolta differenziata porta a porta, di molti oneri è stata
sgravata la ditta, come ad esempio: azzeramento
o riduzione dell’enorme costo della discarica per i rifiuti
differenziati;
ritiro a giorni alterni con servizio (gratuito) svolto dall’utente
di selezionare i rifiuti in separate buste, predisporli con pulizie
ad hoc per plastica, vestro ecc., trattenerli in casa per il tempo
necessario; costo dei sacchi appositi caricato interamente
sull’utenza; quant’altro noto.
In
pratica è come se gli utenti “lavorassero gratis” per la ditta
privata, conferendo i rifiuti differenziati che, infatti, sono la
materia prima di un riutilizzo economico, industriale o agricolo, con
conseguenti ricavi.
Orbene,
nonostante
tali vantaggi economici il compenso della Ditta è rimasto lo stesso,
perché nel contratto stipulato a giugno non è stata disciplinata la
variazione al ribasso del costo del servizio, per i suddetti
probabili extraprofitti realizzabili rispetto a prima, e tale costo
che corrisponde al ricavo della Ditta, verrà interamente addebitato
agli utenti in forma di tassa sui rifiuti.
Insomma,
è come se gli utenti fornissero una “materia prima” su cui
lucrare, ma senza essere compensati, quanto meno sotto il profilo
della riduzione della TARI e della TASI per le classi lavoratrici e
meno agiate. Neanche i sacchetti sono stati posti a carico della
ditta.
Pertanto
ribadiamo la nostra proposta:
1)-
Rendere subito note le quantità e le destinazioni dei rifiuti
differenziati raccolti, ed il ricavato del loro utilizzo da parte
della Ditta, nonché rivedere l’intero rapporto contrattuale sotto
il profilo dei costi caricati sulla collettività a vantaggio
dell’appaltatore;
2)
In prospettiva, riorganizzare la raccolta differenziata porta a
porta, in una gestione comunale pubblica e democraticamente
controllata, libera dal profitto privato, facendo sì che il ricavo
economico della materia differenziata ritorni nelle casse comunali,
funzionale alle esigenze della collettività soprattutto per la parte
meno agiata, e della sana occupazione.
Isernia,
28/12/2014 IL CORDINATORE Tiziano Di Clemente
Anche quest’anno la nostra associazione sostiene l’iniziativa promossa dalla Fondazione Anchise Onlus , preieduta dal nostro socio Carmine Lucarelli. 📅 Dal 2 al 14 giugno 2025 , un nuovo ciclo di cure termali a Telese (BN) offrirà la possibilità di vivere un’esperienza rigenerante, con partenza da Campobasso e da altri comuni del circondario . Questa proposta, che mette insieme salute, socialità e attenzione alle fragilità , si basa su un’idea semplice e rivoluzionaria: il prendersi cura non è solo un atto medico, ma anche un gesto culturale . 💙 Cosa rende speciale questa iniziativa? 🚐 Navetta gratuita da Campobasso, Spinete, Bojano, Campochiaro, Vinchiaturo e Sepino 👥 Accompagnamento solidale per anziani o persone con difficoltà motorie, grazie all’impegno dei volontari 💆♀️ Convenzione termale con sconti su trattamenti aggiuntivi 🎙️ Incontri in viaggio con esperti di salute, cultura e benessere – perché anche il tempo del tragitto possa diven...
Nel cuore del Molise, tra montagne e silenzi, c’è chi sceglie di non tacere. Area Matese ha diffuso una nota formale indirizzata a istituzioni nazionali e regionali – dalla Regione Molise al Ministero delle Infrastrutture , fino all’ ANAC e alla Corte dei Conti – denunciando gravi anomalie nella gestione di progetti e procedure pubbliche legate al territorio. Il documento, articolato e dettagliato, non è solo un atto di protesta: è un gesto di responsabilità civica. Richiama l’attenzione sulla necessità di trasparenza, rispetto delle regole e tutela dei beni comuni , ponendo l’accento su come la gestione delle risorse pubbliche debba rispondere a principi di correttezza, partecipazione e legalità sostanziale. Nel testo si evidenziano criticità amministrative, ipotesi di conflitti di interesse e mancate risposte istituzionali, in un contesto dove il silenzio rischia di diventare complicità. È un appello alla vigilanza, alla coerenza e al ritorno a una visione di sviluppo che...
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