𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Diritti civili: anche le coppie unite civilmente all’estero hanno diritto alla carta di soggiorno per il/la partner non comunitario/a


Il 10 dicembre il Tribunale di Verona ha accolto la tesi per cui i partner che hanno sottoscritto una unione civile, sia dello stesso sesso come nel caso trattato, sia di generi diversi hanno il diritto di soggiornare in Italia.
In particolare l’ordinanza afferma che la Direttiva 2004/38 sulla libera circolazione e il soggiorno dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari prevede l’obbligo degli Stati membri di "agevolare" l’ingresso del partner con cui il cittadino dell’Unione abbia una relazione stabile debitamente attestata. Il mancato rilascio della carta di soggiorno significa privare di ogni significato l’espressione “agevola” contenuta nella normativa europea e in quella italiana; le Questure devono pertanto esaminare approfonditamente la situazione e la storia di ogni coppia (e conseguentemente permettere loro di documentare la loro relazione) prima di negare il rilascio della carta di soggiorno per familiare di cittadino europeo. Non è necessaria la convivenza per richiedere e ottenere questo titolo di soggiorno.
Questa ordinanza è importantissima perché non solo si applica alle coppie dello stesso sesso ma anche a quelle di generi diversi che si trovano nella stessa situazione dei ragazzi di Verona seguiti dall’Associazione radicale Certi diritti e dall’Avvocata Giulia Perin: sono molti gli/le italiani/e che scelgono per la loro famiglia di sottoscrivere delle unioni civili. Ebbene fino ad oggi la risposta data dal nostro Paese per permettere loro di vivere insieme in Italia era l’invito/ricatto a sposarsi. Quindi questa ordinanza riconosce il concetto moderno di famiglia che l’Europa propone, non limitandola alle coppie matrimoniali, ma includendo i diversi tipi di famiglia che esistono e che il nostro Governo continua ad ignorare.

Radicali italiani

(by Nicola)

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