𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

Immagine
Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Corruzione

Riceviamo e pubblichiamo


Sono ormai quasi quindici anni che mi occupo di studi sulla corruzione ma da quando ho fondato Co.Re.A. oltre alla teoria mi sono imbattuto mio malgrado anche nelle vicissitudini di tutti i giorni. Negli ultimi tre anni ho potuto verificare più volte il marcio che c'è nel sistema degli appalti. Gruppi di imprenditori che si spartiscono gli appalti con offerte organizzate accontentando anche i più piccoli con qualche subappalto. Tutto è stabilito da questo sistema precostituito che accontenta e zittisce tutti. Nei quasi tre anni di nostra operatività tante sono state le persone che si sono rivolte a noi. Tanti i timori per chi denuncia primo fra tutti la prescrizione e le ritorsioni economiche. In Molise ad esempio abbiamo avuto casi di persone riammesse in servizio dopo il patteggiamento. Ho potuto sentire con le mie orecchie un imprenditore affermare che le gare truccate presentano pochi rischi al massimo si incorre in una multa. La nostra classe dirigente finge di stupirsi per gli innumerevoli scandali e promette riforme efficaci contro la corruzione e autorità garanti - ad oggi prive di poteri sanzionatori - che sorveglieranno ogni singolo appalto. Ma il vero problema sta nel sistema penale italiano. Il nostro ordinamento consente di accertare con facilità le responsabilità ma poi nella fase esecutiva nella patrie galere non ci finisce nessuno tranne i cd. “polli” che, dopo pochi mesi al massimo, saranno rimessi in libertà. I vecchi quattro anni di reclusione sono stati abrogati per legge (Cancellieri) e sostituti ormai dall’affidamento in prova. Ogni anno di prigione vale circa otto mesi per via dell’ordinamento penitenziario. Con una buona condotta ti abbuonano anche tre mesi ogni anno più un mese e mezzo di permessi premio. Per i corrotti quelli veri e non i ruba galline, la soluzione di ogni male è nell'ordinamento giuridico stesso. Il danno più grave? L'esempio negativo che si offre alle future generazioni. 
(Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. - Molise)

Commenti

Post popolari in questo blog

"Morge e Storia": omaggio in versi alle morge di Pietrabbondante

🌀 Salute e cultura del prendersi cura – OML con Fondazione Anchise alle Terme di Telese

“Area Matese: una voce dal territorio – Quando la denuncia è un atto di tutela collettiva”