𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

COMUNICATO STAMPA

Una nuova politica per la produzione di energia da fonti rinnovabili
 
L’attuazione del PIEAR (Piano Energetico Regionale) di Basilicata, che assegna ai “parchi eolici” di grande dimensione, la produzione dei 2/3 del burden sharing regionale di energia da fonti rinnovabili, ha fatto esplodere la contraddizione insita in tale scelta di politica energetica: dall’energia da combustibili fossili (risorsa non rinnovabile), si passa ad energia da impianti eolici che consumano paesaggio, anch’esso risorsa non rinnovabile.
In Basilicata (ma il discorso vale per molte altre regioni italiane), praticamente tutto il territorio regionale potrebbe essere occupato da selve di pali eolici, dall’altezza media equivalente a quella di un palazzo di cinquanta piani. Si tratterebbe della compromissione di aree ad alto valore paesaggistico, fra le quali proprio quelle individuate nell’Atto di Indirizzo per il corretto Inserimento degli impianti eolici sul territorio regionale, emanato con delibera di Giunta Regionale di Basilicata n°2920 del 13/12/2004!
Un’operazione miope e sciagurata, contro la quale tutte le Associazioni che sottoscrivono il presente comunicato vogliono mobilitare la società civile, e richiamare l’attenzione dei consiglieri regionali e di tutto il mondo politico lucano. Un’operazione frutto avvelenato di una politica che non ha stabilito regole di valutazione delle trasformazioni territoriali e che ha consentito l’approvazione di un Piano Energetico Regionale che non tutela il paesaggio, visto che rinvia ai Piani Paesaggistici (ancora inesistenti!) l’individuazione dei crinali di valore elevato, ma nel frattempo autorizza l’indiscriminata occupazione del territorio, con la conseguenza di sconvolgere, e cambiare per sempre, i connotati del paesaggio lucano.
Le Associazioni sottoscritte hanno promosso una conferenza stampa,aperta al pubblico, per sabato 29 giugno alle ore 10,30 presso l’ex convento di SS Lucia e Agata, Porta Pistola, sasso caveoso a Matera, città emblema, insieme con Orvieto, di questa sacrosanta battaglia di difesa del paesaggio.
Le Associazioni chiedono al Consiglio Regionale di fermare l’infernale macchina delle Conferenze di Servizio programmate, e contestualmente di aggiornare il Piano Energetico sulla base dei criteri nazionali (Linee Guida – DM 10/09/2010) e del citato Atto (che non più in vigore, va assolutamente in gran parte recuperato per le ampie tutele che prevedeva), in maniera da individuare le aree non idonee per l’installazione delle centrali eoliche. In parallelo il medesimo aggiornamento dovrà segnare una decisa virata della politica energetica regionale, dalla previsione di “grandi impianti”, fotovoltaici ed eolici, alla incentivazione di micro-impianti di “autoproduzione”, integrati nelle residenze, nei servizi pubblici, nelle attività produttive agricole, artigianali, industriali, ecc. (la cui realizzazione potrebbe attivare, essa sì, un significativo comparto produttivo regionale), ed alla incentivazione, in linea con le recenti scelte di politica nazionale, di interventi di “contenimento” dei consumi energetici, che risparmiano energia, ma non consumano nulla, paesaggio compreso!
Quindi non una generica moratoria ma un adeguato, severo ed illuminato aggiornamento dei criteri di gestione del territorio lucano ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Altresì le Associazioni richiamano la politica nazionale a un urgente atto di responsabilità nei confronti della collettività e dei valori territoriali che rischiano di essere alienati per sempre: rimuovere gli incentivi ai nuovi impianti eolici, ormai gravemente autorizzati sui terreni agro-pastorali, e tassare le grandi rendite garantite per 15 anni (ora per 20!) a quelli realizzati, che in tempi di crisi sarebbe un mero atto di giustizia.
Matera, 25 giugno 2013
Le Associazioni
  • Italia Nostra
  • Istituto Nazionale di Urbanistica
  • Altura
  • Amici della Terra
  • LIPU
  • Comitato Nazionale contro Fotovoltaico ed Eolico nelle aree verdi e naturali.
Associazioni e/o Comitati che, pur non potendo materialmente partecipare alla conferenza, aderiscono al comunicato e lo sottoscrivono:
-Comitato Nazionale del Paesaggio
-Comitato Difesa Paesaggio Carmignano
-Comitato Ambiente Paesaggio Salute Sicurezza
-Osservatorio Molisano Legalità
-Rete molisana dei crinali
-Natura e Psiche, Nazionale
-Comitato Ariacheta,San Godenzio – Firenze
-Salviamo il Paesaggio
-Comitato Alta Valle del Sillaro
-Salvatore Tolone Azzariti
-Associazioni ambientaliste e comitati dell’orvietano
-Coordinamento umbro sulle rinnovabili
-Comitato tutela ambientale e del paesaggio Castel Rio e Firenzuola
-Associazione Culturale Officine Frida Matera
-Comitato Diritto alla Salute Lavello
-Comitato Monte Faggiola Fiorenzuola
-Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Zeri (MS)
-Comitato Prato Barbieri-Bettola (PC)
-Consorzio rurale Noce –Cazuccone –Ferriere (PC)
Oltre a tantissimi comitati, associazioni , personalità, che faranno giungere le loro adesioni in queste ore 

(by Nicola)
 

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