𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Come tutelare il proprio marchio da azioni illecite all'estero



Ne ha parlato oggi a Campobasso, presso la CCIAA, Giovanni De Sanctis del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione, Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

TRIPS (The Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights), sottoscritti nel 1995 dall'Italia, fissano il minimo livello di tutela della Proprietà Intellettuale in ambito internazionale.

L’Accordo, che lega direttamente il commercio internazionale ai diritti di Proprietà Intellettuale, stabilisce i requisiti che le leggi dei paesi aderenti devono rispettare per tutelare la Proprietà Intellettuale nell’ambito del diritto d’autore, delle indicazioni geografiche, dei disegni industriali, dei brevetti, dei marchi ed in numerosi altri aspetti. Inoltre stabilisce le linee guida per l’applicazione delle leggi in materia di protezione della Proprietà Intellettuale, per i ricorsi e per le procedure di risoluzione delle controversie. 

"Quello che io normalmente rilevo è che le aziende italiane – mediamente micro/piccole, siano in qualche modo affette da una sorta di provincialismo, e che quindi non abbiano ancora realmente la percezione del mercato globale inteso come vantaggio, ma che in realtà già da tempo soffrano delle sue insidie e dei suoi rischi. E’ su questo punto che va incentrato il ragionamento perché, in caso contrario, si partirebbe col piede sbagliato. “Purtroppo questo accade ben raramente. Infatti, molto spesso le aziende prima si affacciano ai mercati stranieri e poi si tutelano." 

(by Nicola)

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