𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

DELIBERE ILLEGITTIME?

La maggior parte di tali deliberazioni risultano probabilmente illegittime in quanto in contrasto con: a ) l’art. 6, comma 9, del suddetto DL 78/2010 (divieto di effettuare sponsorizzazioni) e della ratio di tale decreto, nonché degli ulteriori decreti assunti per il contenimento della spesa pubblica; b) Le procedure regolamentari interne alla Provincia di Campobasso che prevedono l’espressione del parere positivo della competente Commissione consiliare (art. 10 del Regolamento provinciale per la concessione di contributi e benefici economici), laddove, stante l’abuso del ricorso a tale sistema di elargizione, gli stessi consiglieri della Commissione hanno verbalizzato la contrarietà ad essere investiti di decisioni che non rientravano negli indirizzi assunti dalla stessa per una selezione significativa dei soli interventi di impatto culturale ed economico, fortemente rappresentativi delle tradizioni e delle tipicità molisane; c) Non è rispettata, in particolare, la disposizione attuativa di tale regolamento e segnatamente la deliberazione della Giunta n. 233 del 23/12/2011 che approva il “Piano di riparto annuale delle attività turistiche anno 2011”. Correttamente, infatti, tale deliberazione fornisce gli indirizzi generali in base ai quali l’amministrazione dovrebbe erogare i contributi in materia turistica, svolgendo delle scelte di principio condivisibili (35% per manifestazioni tradizionali; 45% per manifestazioni capaci di attrarre pubblico; 20% musica e danza folkloristica). In base a tale ripartizione, stabilisce un ordine di criteri in base ai quali si erogano in modo trasparente i contributi.


(by Nicola)

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