𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

Immagine
Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Km zero



Nel tuo ristorante usa prodotti locali!

Con l’obiettivo di promuovere i prodotti alimentari locali di qualità, l’Ente camerale va incontro alle microimprese, ossia ristoranti e strutture ricettive con meno di 10 dipendenti, che inseriscono nella propria offerta culinaria almeno un menù a “Km 0”, composto cioè da due antipasti, due primi e due secondi realizzati esclusivamente con ingredienti prodotti nella regione Molise. 


Per “prodotti alimentari a km zero”, infatti, si intendono quelli provenienti da produzione regionale o posti ad una distanza non superiore a 70 km di raggio dal luogo previsto per il loro consumo. referire i prodotti locali significa anche ridurre i prezzi della filiera e, soprattutto, aiutare l’ambiente.
 

Negli ultimi anni si sta assistendo all’intensificarsi di azioni caratterizzate dal comune denominatore del termine “km zero” – mutuato dal protocollo di Kyoto – con il quale ci si riferisce alla riduzione delle distanze tra luogo di produzione e luogo di lavorazione/consumo finale dei beni. Infatti la distanza tra gli stessi determina che le attività di trasporto producano emissioni di anidride carbonica, con effetti negativi sull’ambiente.

A
nche con queste finalità la Camera di Commercio di Campobasso intende sostenere le attività economiche della provincia che adottino i “Menù a km 0”.


La domanda per aderire all’iniziativa deve essere formulata inviando il modulo predisposto - disponibile sul sito camerale www.cb.camcom.gov.it - in formato elettronico (scansione in formato elettronico su file .pdf recante la firma del legale rappresentante dell’impresa o documento firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa) da una casella di Posta Elettronica Certificata all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata dell’Ente camerale cciaa@cb.legalmail.camcom.it , pena esclusione. Le richieste saranno valide a partire dalle ore 10.00 del giorno 27 dicembre 2011 fino alle ore 13.00 del 17 gennaio 2012.

Ogni impresa potrà presentare un’unica istanza.
Chiarimenti in merito al presente avviso possono essere richiesti all’indirizzo di posta elettronica statistica.prezzi@cb.camcom.it.
Le domande saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo da una Commissione nominata dal Segretario Generale della Camera di Commercio e formata dal Segretario Generale dell’Ente, da due Esperti e un segretario.

Fonte: CCIAA Campobasso

(by Nicola)

Commenti

Post popolari in questo blog

"Morge e Storia": omaggio in versi alle morge di Pietrabbondante

🌀 Salute e cultura del prendersi cura – OML con Fondazione Anchise alle Terme di Telese

“Area Matese: una voce dal territorio – Quando la denuncia è un atto di tutela collettiva”