venerdì 6 maggio 2011

TUTELA DELL'INDAGATO, DEL TESTIMONE E DIRITTO DI CRONACA

Firmato il Protocollo d’Intesa a tutela della dignità e dei diritti umani della persona indagata o imputata e il diritto-dovere di cronaca e di diffusione di notizie di rilevanza pubblica.

A sottoscrivere il protocollo: il presidente del Tribunale di Campobasso Di Giacomo, il procuratore della Repubblica D’Alterio, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso Rivellino, il presidente della Camera Distrettuale del Molise Roberto, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Lupo e il Presidente dell’Assostampa Di Pietro.

L’importante documento giunge a conclusione di una intensa collaborazione avviata tra tutti i soggetti firmatari e sollecitata dal presidente del tribunale il quale, a fronte dello sviluppo dei flussi informativi, ha ritenuto necessario e opportuno avviare un confronto per concordare modalità e condizioni di lavoro degli operatori dell’informazione all’interno delle aule di giustizia, al fine di salvaguardare la dignità e i diritti umani della persona indagata o imputata, garantendo altresì l’insopprimibile esercizio del diritto di cronaca e di critica e la diffusione di notizie giudiziarie di rilevanza pubblica.

Il protocollo d’intesa, oltre a prevedere le modalità di accredito per gli operatori dell’informazione alle udienze dibattimentali, contiene alcune direttive circa il corretto esercizio dell’attività giornalistica e dell’attività degli operatori di riprese fotografiche, visive e fonografiche all’interno delle aule di giustizia.

Fonte: Il Quotidiano del Molise 06.05.2011

Così il presidente del tribunale di Campobasso Enzo Di Giacomo:

"Questo documento é fondato sulla tutela di due principi che costituiscono il cardine della ns. Democrazia. Da un lato i diritti di libertà, primo tra tutti il diritto di libertà di informare ed essere informati, dall'altro la tutela della dignità della persona umana che é l'indagato o l'imputato ma che sono anche altri soggetti del processo come la persona offesa le parti civili i responsabili civili, gli stessi testimoni, che non possono essere ripresi nel processo se non prestano il loro consenso ad essere ripresi!

Allo stesso modo indagati ed imputati non possono essere ripresi nel momento in cui vengono eseguite delle misure cautelari o nel momento in cui vi sono delle traduzioni dal carcere al palazzo di giustizia o viceversa."

Fonte: TG News Teleregione 06.05.2011

(by Nicola)

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