domenica 3 gennaio 2021

“Sulle montagne si trova la libertà! Il mondo è perfetto ovunque, salvo quando l'uomo arriva con i propri tormenti” Friedrich Schiller


 
Mettiamo da parte i soliti luoghi comuni (e anche quel provincialismo che porta a confondere il massiccio del Matese con Campitello) e cerchiamo di spiegare un pò di numeri, almeno quei pochi che possiamo ritrovare sul sito della regione Molise:
CAMPITELLO MATESE s.c.p.a. in liquidazione
PATRIMONIO NETTO
Anno 2018: € -945.375,00 (deficit)
Anno 2017: € - 1.006,276,00 (deficit)
Anno 2016: € - 1.020.865,00 (deficit)
RISULTATO DI ESERCIZIO
Anno 2018: € 60.900,00 (utile)
Anno 2017: € 14.588,00 (utile)
Anno 2016: € 18.502,00 (utile)
CAPITALE SOCIALE
€ 2.875.985,30 (è stato ricostituito o è la somma della perdita nel triennio 2016/2018?)
PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE 96,78%
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SVILUPPO MONTAGNA MOLISANA S.p.A.
CAPITALE SOCIALE € 350.000,00
PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE 350.000,00 (controllo totale)
PATRIMONIO NETTO
Anno 2018: € -108.304,00
Anno 2017: € 3.783.317,00
Anno 2016: € 3.776.783,00
RISULTATO DI ESERCIZIO
Anno 2018: € - 3.846.620,00
Anno 2017: € - 38.466,00
Anno 2016: € - € 34.938,00
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA'
Partecipazioni in Funivie Molise S.p.A. 100%
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FUNIVIE MOLISE S.p.A.
CAPITALE SOCIALE
€ 280.000,00
PATRIMONIO NETTO
Anno 2017: € -494.598,00
Anno 2016: € -361.801,00
Anno 2015: € -285.053,00
RISULTATO DI ESERCIZIO
Anno 2017: € -132.786,00
Anno 2016: € -646.702,00
Anno 2015: € -679.737,00
La società è della Regione Molise, che la controlla al 100% tramite Sviluppo Montagna Molisana S.p.A.
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Queste sono tre società pubbliche che fanno capo alla Regione Molise e sono impegnate in attività connesse con la montagna e il turismo. Adesso, non vogliamo annoiare i lettori più del necessario, ma il Consigliere Primiani dovrebbe spiegarci tutte quelle voci che iniziano con il segno meno, dovrebbe chiarirci i patrimoni netti che si perdono e quelli che si ricostituiscono. A questa perdita di svariati milioni di euro bisognerà aggiungere gli 8 milioni di euro che dovremmo consegnare al Comune di San Massimo per fargli sistemare gli impianti prima di affidarli ai privati che li gestiranno pagando non più di 100 mila euro per offerta nel bando pubblico e oneri di uso del territorio (ma tutto è spiegato nel bando). Fatto questo rapido calcolo il Consigliere Primiani dovrebbe spiegarci perchè noi molisani dobbiamo pagare milioni per sistemare gli impianti di Campitello mentre i privati che li gestiranno, e ci guadagneranno con le attività invernali connesse, commerciali, alberghiere ecc., tireranno fuori poche decine di migliaia di euro, comprese le somme per l'ordinaria manutenzione. In più il Consigliere ci dovrebbe spiegare se per tutte quelle gravi mancanze nella esecuzione dei lavori sono state avviate le azioni di responsabilità. Ricordiamo, peraltro, al Consigliere, che con l' APQ (Accordo programma quadro Area Matese Interno) abbiamo già impegnato circa 7 milioni di euro per iniziative connesse alle aree interne del Matese, che però si rivelano velleitarie spese non ponderate come si conviene. E ci fermiamo qui, senza entrare nel merito dei disastri corrispondenti a: Area di Crisi Industriale Complessa, Contratti di Sviluppo e Contratto Istituzionale di Sviluppo ( anche qui fermandoci solo ai più noti strumenti finanziari degli ultimi tempi). Insomma, è facile fare gli indignati sui luoghi comuni della grande stazione invernale, delle potenzialità della montagna, del turismo che deve decollare ecc. ecc., ma fino ad oggi "Montagna" ha significato solo un fiume di danaro su Campitello Matese, nessun ritorno significativo in termini di occupazione stabile, nessun reddito diffuso determinato da quella grande spesa pubblica. Insomma, siamo rimasti ancora a quando, da ragazzi, si andava a passare qualche giorno su a S. Egidio, peraltro divertendoci come matti. Ma si forma così una economia di settore? Non dovremmo forse leggere qualche proiezione finanziaria per capire "chi paga cosa e chi incassa cosa"? Possiamo, onestamente, dire che in questa Regione c'è stata, anche solo in embrione, una politica per il turismo legato alla montagna, che, ricordiamo, è un turismo culturale, con regole sconosciute dalle nostre parti? A noi farebbe piacere confrontarci con i Consiglieri che vogliono cambiare rotta, e speriamo che, questa volta, ci possano essere incontri in tal senso, ma comunque non ci si può sottrarre alla regola del capire "chi paga cosa e chi incassa cosa", e questo si capisce leggendo i numeri degli investimenti in quel settore. Comprendiamo perfettamente che questo approccio ai problemi possa dar fastidio, ed infatti Area Matese è esclusa da qualsiasi tavolo in cui si parli di danaro pubblico, ma non c'è alternativa: se vogliamo programmare sul serio bisogna leggere i numeri, e poi si potrà dare sfogo a tutte le idee, senza dimenticare che, per noi, la cultura non si misura con gli stessi parametri di qualsiasi prodotto commercializzabile. Ma è pur vero che se i soldi li bruciamo per farci strade inutili, peraltro con fondi sottratti all'occupazione, o ci inventiamo un Contratto Istituzionale di Sviluppo solo per accontentare qualche Sindaco promosso sul campo imprenditore pubblico, e bruciamo 220 milioni di euro inutilmente, allora non si va da nessuna parte. Per i Consiglieri Regionali che hanno voglia, e tempo, per discutere di queste cose siamo, come al solito, sempre a disposizione. Così, poi, non si potrà dire che nessuno si è fatto avanti.
 
Fonte: blog Alfonso Mainelli
 
(by nicola)

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