Enel Brindisi, 11 indagati per la cenere ai cementifici. Secondo la Dda di Lecce le scorie sarebbero state trattate illecitamente per risparmiare
Tonnellate su tonnellate: quasi 94mila. I sequestri hanno coinvolto
tutte e sei le province con sconfinamenti fuori regione: in Basilicata,
in Veneto e in Abruzzo: la Betoncifaldi di Cerignola; la Betoimpianti
spa, di Acquaviva delle Fonti; la Caivano calcestruzzi, a Tito (in
provincia di Potenza); le sedi della Calcestruzzi spa con sedi ad
Acquaviva, Bari, Bisceglie, Fasano, Francavilla Fontana, Lecce,
Manduria, Matera, Ostuni, San Giorgio Jonico, Taranto, Triggiano; la
Ciccarese Calcestruzzi, di Copertino; la Colacem, di Galatina; la
Conglobix, di Foggia; il Consorzio Cetma, di Brindisi; Fratelli
Coricciti, a Martano; la Inerti Sangro srl, di Atessa, in Abruzzo; la
Italcementi, di Matera; la Italiana Calcetruzzi, di Mesagne; la
Palmitessa Supercalcetruzzi, di Mesagne; la Pinto srl, di Aliano (in
provincia di Matera); la salice Calcestruzzi, di Foggia; la Specal, di
Deliceto; la Unicalcestruzzi, con sedi a Barletta, Cerignola, Foggia,
Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Severo e Trani...
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