RITA BERNARDINI:
dopo
32 giorni, passo dallo sciopero della fame allo sciopero del voto. E'
decisione personale, quindi per me profondamente politica, che non
intende coinvolgere in alcun modo il Partito Radicale al quale sono
iscritti trasversalmente candidati nelle più diverse liste che mi auguro
siano tutti eletti.
Quanto
accaduto ieri con la messa in soffitta da parte del Governo Gentiloni
dell'ordinamento penitenziario, è fatto gravissimo che mortifica tutte
le speranze di conquista di un minimo segmento di legalità
costituzionale nell'attuale frangente elettorale. Con il Satyagraha
iniziato nell'ottobre del 2016, con i tanti scioperi della fame non solo
miei, con la nonviolenza di decine di migliaia di detenuti e cittadini
liberi, abbiamo cercato in ogni modo di intessere un dialogo con le
istituzioni affinché tornassero nella legalità costituzionale se non
altro riguardo le “infami carceri italiane”, come le definiva Marco
Pannella. Non sono stati capaci di ascoltare nemmeno la mobilitazione di
magistrati, giuristi, accademici, avvocati, garanti dei detenuti, che
ringrazio per aver lanciato l'appello rivolto al Governo per approvare
la riforma penitenziaria prima del 4 marzo, così come li ringrazio per
aver rivolto a me personalmente e a tutti i detenuti la richiesta di
interrompere lo sciopero della fame. Lo interrompo anche per
corrispondere alla loro generosità intellettuale e civile.
Le
prossime elezioni sono le più antidemocratiche che si siano mai svolte
nel nostro Paese e non è questione solo della legge elettorale che per
l'ennesima volta è stata approvata a ridosso del voto contro precise
raccomandazioni del Consiglio d’Europa, ma perché la legge stessa è
fuori (come le due precedenti, del resto) da qualsiasi principio
costituzionale, soprattutto in ragione del fatto che l'elettore che
mette una x sulla scheda non può sapere con certezza a quale lista e a
chi andrà a finire il suo voto. Inoltre, il sistema dell'informazione
pubblica, para-pubblica e privata, ha, con ancora più sfacciata
determinazione che nel passato, scelto liste e candidati da promuovere
ad “eletti”, fuori da ogni regola democraticamente stabilita.
Gli
elettori non disposti a partecipare al gioco elettorale truccato
vengono trattati alla stregua di sabotatori della Nazione persino dal
Presidente della Corte costituzionale che ieri ha definito l’astensione
sul piano dell’etica sociale “non ammissibile” e il partecipare al voto
“un dovere”, scordandosi – lui, giudice delle leggi, che dovrebbe
esprimersi solo con le sentenze relative alla costituzionalità delle
stesse - che solo nei paesi dittatoriali non votare è inammissibile e
votare più che un dovere, è un obbligo. Non c'è più tenuta, da qualsiasi
parte ci si giri.
Occorre
allora fare in modo che il massimo numero di cittadini neghi a queste
elezioni dignità e legittimità democratiche, con comportamenti capaci di
ammonire i “competitori” a cambiare nella direzione dello stato di
diritto e del rispetto dei diritti umani, o a farsi da parte. Incrociamo
le braccia e prepariamoci a presentare ricorsi alle giurisdizioni
superiori per l'attentato ai diritti civili e politici di cui sono
vittime i cittadini elettori persino nella fase preparatoria che precede
la presentazione delle liste e delle candidature.
Chi
è al governo oggi non ha voluto dare nemmeno il minimo segnale di
inversione di tendenza rispetto all'erosione dei principi democratici di
cui il popolo italiano è vittima da decenni. Lo avrebbe fatto, come
avevamo chiesto, licenziando prima delle elezioni almeno una parte della
riforma relativa all'esecuzione penale. Il Partito Radicale denuncerà
lo Stato italiano alle giurisdizioni superiori internazionali, come la
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che ha già sanzionato l'Italia per
sistematici trattamenti inumani e degradanti nelle carceri. Questo è
quel che occorre continuare a fare di fronte a istituzioni che in
spregio allo stato di diritto violano le proprie stesse leggi, a partire
dalla legge delle leggi, cioè la nostra Costituzione.
E a proposito della parola data...
6 giorni fa, su LA7
6 giorni fa, su LA7
^^^^Mieli: entro 15 giorni la farete la riforma carceraria?
****Gentiloni: SI'
^^^^Mieli: i decreti attuativi... lei sta prendendo un impegno importantissimo
****Gentiloni: SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
^^^^Mieli: sapete che Rita Bernardini sta al 26° giorno di sciopero della fame e i detenuti...
****Gentiloni: LE HO MANDATO DEI MESSAGGI DI RASSICURAZIONE CHE SPERO LEI ABBIA PRESO PER BUONI
^^^^Mieli: questa è una buona notizia...
Fonte: Partito radicale
(by Nicola)
Nessun commento:
Posta un commento