venerdì 20 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali di Agnone ospita il direttore dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) e la funzionaria Omerita Ranalli - 4 🔥

 

In cammino per salvaguardare il fuoco cerimoniale: il contributo di ‘Mangia Fuoco’

La globalizzazione minaccia di uniformare culture e tradizioni ma i fuochi cerimoniali si rivelano come un baluardo del nostro patrimonio immateriale.

A ribadirlo sono stati gli interventi della prof.ssa Bindi, del Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, e della funzionaria dello stesso, Omerita Ranalli, durante l'evento "Rete dei Fuochi Cerimoniali. In cammino per la salvaguardia e la valorizzazione condivisa".

Un patrimonio che parla alle nuove generazioni
La prof.ssa Bindi ha sottolineato ancora una volta il ruolo cruciale svolto da ‘Mangia Fuoco’ nell'ambito dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e POT (Percorsi di Orientamento e Tutorato), dimostrando come queste antiche tradizioni possano diventare "materia viva" nelle scuole.

Grazie a un approccio educativo innovativo, ‘Mangia Fuoco’ non solo trasmette ‘sapere’ alle nuove generazioni ma costruisce ponti tra comunità e territori, rendendo la ‘cultura’ uno strumento concreto di coesione e dialogo.

Le reti culturali come pilastro della salvaguardia
Il Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, Leandro Ventura, ha evidenziato come la creazione di reti tra comunità sia un elemento chiave per la tutela del patrimonio immateriale.

Queste reti, come quella dei fuochi cerimoniali, amplificano il valore di ogni singola tradizione e creano connessioni che superano i confini locali e si estendono verso prospettive nazionali e internazionali.

Il ruolo del REIM e della documentazione
Omerita Ranalli, funzionaria dello stesso Istituto del MiC, ha posto l’accento sull'importanza del Registro delle Eredità Immateriali del Molise (REIM), strumento indispensabile per preservare queste tradizioni e candidarle a riconoscimenti internazionali, come quelli dell’UNESCO. Ha inoltre ricordato come l’Istituto lavori costantemente per catalogare e documentare le tradizioni, trasformandole in una risorsa accessibile e condivisa.

La prof.ssa Bindi, dopo aver accolto con grande entusiasmo la sollecitazione di Omerita Ranalli, ha fatto sintesi su ciò che è stato realizzato e su ciò che ritiene necessario avviare.

Il primo passo è completare l'inventario delle feste del fuoco: verificare chi ha già iniziato questo lavoro, portarlo alla massima rappresentatività e inserire tutte le schede ancora mancanti nel Registro delle Eredità Immateriali del Molise. Parallelamente bisognerà confrontarsi con altri inventari regionali, come quello pugliese, che sebbene sia un'ottima base, necessita di adattamenti per uniformarsi ai modelli di inventariazione riconosciuti, come il Reim o il catalogo dell’Istituto Centrale.

Analogamente per la Toscana, nonostante siano state attività antropologiche e inventari del patrimonio, non esiste una struttura definita per le feste del fuoco. È quindi urgente immaginare un percorso di specializzazione per queste tradizioni.

Per altre regioni, come Sicilia e Lombardia, si può contare su solidi registri delle eredità immateriali, mentre in altre, come le Marche, il lavoro è ancora in fase iniziale.

C’è bisogno dunque di una vera 'to-do list' operativa: un elenco chiaro di cose da fare e da integrare per rendere solido il cammino.

Sarà fondamentale coinvolgere i sindaci e individuare referenti per ciascun comune, creando una rete territoriale ramificata che consenta di lavorare con competenza e accuratezza.

Solo così si potrà rispondere adeguatamente alle richieste ministeriali e strutturare un dossier solido per il percorso di candidatura.

Conclusioni
Il percorso verso la salvaguardia del fuoco cerimoniale è lungo e complesso, ma con progetti come ‘Mangia Fuoco’ le comunità possono trovare una guida e un modello da seguire.

Grazie alla collaborazione tra scuole, istituzioni e territori, il fuoco non è solo una fiamma che arde nei rituali ma anche una luce che illumina il cammino verso un futuro in cui cultura, educazione e identità si fondono per creare una società più consapevole e coesa.

(by nicola)

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