Il 7 dicembre 2024 ha visto protagonisti interventi di grande rilevanza durante l'evento dedicato alla Rete dei Fuochi Cerimoniali.
Studiosi, amministratori e rappresentanti delle istituzioni si sono incontrati per delineare un cammino condiviso verso la tutela e la promozione del patrimonio immateriale legato ai riti del fuoco.
Di seguito i momenti salienti degli interventi di Letizia Bindi, Stefano Musco e Daniele Saia.
Letizia Bindi: comunità e tradizioni come pilastri di valorizzazione
La professoressa Letizia Bindi, antropologa e presidente del Biocult Research Center dell’UNIMOL, ha sottolineato l’importanza delle comunità nel preservare e dare valore ai riti cerimoniali.
Ha enfatizzato come il coinvolgimento diretto di cittadini e istituzioni sia fondamentale per costruire un percorso che tuteli la memoria culturale, rendendola una risorsa per il futuro.
Stefano Musco: diplomazia culturale e sinergia territoriale
Stefano Musco, direttore del Servizio UNESCO presso il Ministero della Cultura, ha celebrato Agnone come "Centro del Mondo" grazie all'iscrizione dell'arte campanaria come patrimonio immateriale UNESCO.
Ha evidenziato l’evoluzione della diplomazia culturale, oggi costruita non solo a livello centrale ma anche attraverso il lavoro capillare nei territori. Successivamente ha elogiato la capacità delle amministrazioni locali di fungere da ponte tra le tradizioni delle comunità e l’interesse nazionale oltre a spiegare come il processo di candidatura ai riconoscimenti UNESCO richieda coordinamento tecnico, amministrativo e politico, puntando su professionalità e visione condivisa.
Daniele Saia: una memoria condivisa per guardare al futuro
Il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha ribadito l'importanza della Rete dei Fuochi Cerimoniali come strumento per tramandare la memoria collettiva.
Citando Steve Jobs, Saia ha ricordato che "Da soli si fa prima, ma insieme si va lontano" sottolineando così la forza del lavoro comunitario.
Ha lanciato un appello all’accelerazione del percorso di salvaguardia e valorizzazione della Rete, ringraziando il Ministero della Cultura per il supporto attivo.
Verso un futuro condiviso
L’incontro ha confermato la forza delle comunità nel preservare le tradizioni per trasmetterle alle future generazioni.
Mangia Fuoco continuerà a essere parte di questa Rete, lavorando per valorizzare i riti del fuoco come patrimonio vivo e condiviso.
Uniti, possiamo trasformare la memoria in un motore di sviluppo sostenibile.
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(by nicola)
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