IL SILENZIO DI IORIO E IL DEBITO DI 86 MILIONI

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Gianfranco Vitagliano, potente assessore regionale ai tempi in cui Michele Iorio governava incontrastato il Regno del Molise (e non che oggi abbia perso il controllo, anzi), ha sollevato dubbi sulla gestione dei disavanzi sanitari registrati tra il 2001 e il 2020. Chi invece tace — e il suo silenzio è assoluto — è proprio Michele Iorio. Ma in fondo è comprensibile: è lui l’artefice del disastro sanitario da oltre 86 milioni di euro di debito aggiuntivo sulle spalle dell’Asrem. Con la legge istitutiva del 1° aprile 2005 , l’Asrem rilevava tutti i debiti residui delle quattro aziende sanitarie regionali ormai disciolte. Approfittando dei benefici legati al sisma di San Giuliano di Puglia (2002) e dell’ ampliamento del cratere sismico — voluto da Iorio e dalla sua giunta — dalle 14 località realmente danneggiate all’intero territorio provinciale, le vecchie Asl della provincia di Campobasso trasferirono all’Asrem debiti per 86,8 milioni di euro , dovuti alla sospensione dei contrib...

CAMPAGNA NAZIONALE A SUPPORTO DEL RICORSO AL TAR LAZIO CONTRO IL DECRETO ATTUATIVO “SBLOCCA-ITALIA”



L’assemblea nazionale del Movimento svoltasi a Roma in data 29 aprile 2017, con la presenza di delegazioni da dieci Regioni e la partecipazione delle associazioni ISDE Italia e VAS onlus, ha approvato la costruzione della presente Campagna nazionale da lanciare nel prossimo autunno per contrastare il Piano nazionale di incenerimento contenuto nella Legge 133/2014 e nel Decreto attuativo del ministro ambiente Galletti.
La Campagna nazionale è mirata a favorire un vastissima aggregazione di organizzazioni ed attivisti che si impegneranno a raccogliere firme per tre diverse Petizioni da presentare al Parlamento, presumibilmente a febbraio 2018 e comunque prima delle elezioni politiche, con lo scopo di introdurre nella prossima legislatura le modifiche alla Legge 549 del 28/12/1995 ed al T.U. Ambiente D.Lgs. 152/2016 su tre argomenti diversi ma che insieme sostengono la necessità da un lato di introdurre la “Waste Tax” per disincentivare l’incenerimento, dall’altro lato l’importanza di incrementare fortemente il Contributo Ambientale CO.NA.I.- (C.A.C.) riconosciuto ai Comuni ed alle piattaforme convenzionate per favorire le attività di raccolta - riciclaggio e recupero delle varie frazioni differenziate ed in terzo luogo colmare finalmente il vuoto normativo nazionale sul diffuso e nocivo “inquinamento olfattivo” prodotto dagli impianti di varie attività industriale ed agricole.
In sintesi queste sono le proposte che presentiamo dopo un percorso di elaborazione dato dal confronto con vari soggetti professionali ed esperti del settore specifico di intervento:

1) Introduzione della “Waste Tax” – tassazione degli impianti di discarica, di incenerimento con o senza recupero di energia e degli impianti di combustione di rifiuti o di suoi derivati (cementifici - centrali termoelettriche - centrali a biogas/biomassa) (art. 3 della Legge 549 del 28/12/1995);
2) Rideterminazione del Contributo Ambientale CO.NA.I.– C.A.C. (art. 224 del T.U. 152/2006);
3) Inserimento delle definizioni, del rinnovo/riesame dell’autorizzazione, dello Studio Impatto Olfattivo, del sistema di monitoraggio, delle sanzioni previste in caso di violazione dei limiti di emissione previsti (art. 268 – 269 – 271 -279 e nuovo Allegato XI parte V del T.U. 152/2006).
 
Info:  leggerifiutizero@gmail.com  alliancecirculareconomy@gmail.com segreteria@osservatoriolegalita.it - 388. 900 31 51  
 
(by Nicola)

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