📅 SIPBC Molise: presentazione del Calendario 2026 per i vent’anni dell’associazione

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  📅 Venerdì 12 dicembre – Campobasso ⏰ Ore 17.30 📍 Circolo Sannitico – Sala Fratianni, Piazza Pepe   XIII Edizione della Presentazione del Calendario SIPBC 2026 , in occasione dei 🎗 20 anni della SIPBC Onlus Molise (2006–2026) . Venti anni di impegno civile, tutela del patrimonio, senso della comunità. Un traguardo che non celebra solo il tempo che passa, ma il lavoro che resta . ✅ Evento a cura della SIPBC Onlus Molise 🎤 Presenta Isabella Astorri , Presidente 🥂 Seguirà brindisi augurale. 💐 L’OML rivolge un augurio speciale a Isabella Astorri , socia dell’Osservatorio , per questo importante traguardo di servizio, visione e responsabilità culturale. Quando la memoria diventa cura, il futuro smette di essere una promessa vaga e torna ad essere responsabilità condivisa . Buon compleanno e buon cammino alla SIPBC Molise. (by nicola) 

La "Giustizia" nella Repubblica di Platone e in quella delle Banane




Durante le feste Bendidie, Socrate si reca con Glaucone e altri a casa di Cefalo. Questi inizia a discutere con Socrate e il discorso quindi si incentra sull'essenza della giustizia.
Polemarco sostiene che la giustizia consiste nel fare del bene agli amici e del male ai nemici.
Socrate confuta questa tesi mostrandone i paradossi, e pone l'accento sulla necessità di distinguere i veri amici e i veri nemici da coloro che sembrano tali, ma non lo sono.
Aggiunge che chi danneggia rende sempre peggiore il danneggiato, e questo non può essere l'obiettivo del giusto.
Qui irrompe nel dialogo Trasimaco, che con un intervento aggressivo afferma che la giustizia consiste nell'interesse del più forte, cioè di chi detiene il potere.
Prima obiezione di Socrate: i più forti possono anche sbagliare, cosicché obbedire loro potrebbe significare danneggiarli.
Trasimaco replica che i governanti, quando esercitano la loro arte con competenza, non sbagliano mai.
Seconda obiezione di Socrate: ogni arte non persegue il proprio utile, ma l'utile di ciò cui si rivolge.
Trasimaco insiste: la giustizia è un bene altrui, mentre l'ingiustizia giova a se stessa; per questo è superiore alla giustizia e l'ingiusto gode di una vita più felice del giusto.
Socrate ribadisce che ogni arte è disinteressata; se chi pratica un'arte ne trae un guadagno, ciò è dovuto al fatto che egli pratica insieme anche l'arte mercenaria.
Perciò il vero uomo politico non mira al proprio interesse, ma a quello dei sudditi, e non accetta di governare per ricevere un compenso.
Dato che Trasimaco identifica l'ingiustizia con la virtù, Socrate lo porta ad ammettere che il giusto non cerca di prevalere sul giusto, ma solo sull'ingiusto, l'ingiusto invece cerca di prevalere su entrambi; non si può quindi attribuire all'ingiustizia la sapienza e la virtù, poiché in tutte le attività chi è competente (e quindi sapiente) cerca di prevalere solo su chi è incompetente.
L'ingiustizia indebolisce l'azione degli uomini, rendendoli discordi tra loro e invisi agli dèi. 
Posto che ogni cosa ha una sua funzione e una sua virtù, grazie alla quale può fare ciò che è meglio, la funzione e la virtù propria dell'anima è la giustizia; quindi solo l'anima giusta è felice
(by Nicola)

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