mercoledì 22 luglio 2015

Chi deve pagare il debito del Comune di Isernia

Riceviamo e pubblichiamo

Affrontiamo la questione del debito del Comune di Isernia, nei limiti in cui lo possiamo fare, non avendo a disposizione gli atti in modo compiuto per carenza del sito comunale.
Ci è stato chiesto: se c’era l’avanzo di 12 milioni al 2014, perché i 9 milioni di disavanzo poi “scoperti”, non vengono assorbiti in esso, risparmiando i 300 mila euro di tagli alla spesa corrente che sicuramente si abbatteranno contro le classi popolari, cioè sui servizi locali già all’osso ?
Semplificando al massimo: l’avanzo comunale è pari al fondo di cassa, più i residui attivi (crediti da riscuotere) meno i residui passivi (debiti da pagare).
Secondo l’ultimo consuntivo, approvato con la delibera n.24 del 4 giugno scorso, al 31/12/2014, sussisteva, è vero, un “avanzo” di 12 milioni; ma esso è tutto “vincolato” cioè già tutto impegnato e dunque non distraibile. Quasi 6 milioni per opere in conto capitale, di norma a fronte di finanziamenti di scopo statali o regionali; altri sei milioni riguardano gli ammortamenti obbligatori, già impegnati per il rinnovo dei mezzi ad utilizzo pluriennale quando saranno dismessi o logori.
Insomma questo avanzo vincolato è di fatto una sorta di debito da pagare in futuro e dunque si azzera; non è una risorsa “avanzata” dalle gestioni correnti, da riutilizzare per potenziare la spesa corrente del successivo anno, come accade con l’avanzo non vincolato.
Quando la giunta di destra Melogli blaterava di “avanzo”, cercammo di chiarire, appunto, che l’avanzo era vincolato; era il solito “trucco politico” dei partiti borghesi, per millantare un asserito “buon governo” . Senza contare che il “vanto dell’avanzo comunale”, quand’anche veritiero, sarebbe socialmente assurdo, in quanto si traduce in risorse pubbliche inutilizzate.
Ed infatti in questo mese di luglio è emerso un disavanzo di oltre 9 milioni, da coprire in 30 anni con il taglio di oltre 300 mila euro alle spese correnti, scaturito da anni di mala gestio nel decennio della disastrosa giunta Melogli, precipuamente, dalle tasse versate dalla popolazione isernina e non riversate al Comune dal concessionario, dalle mancate riscossioni per multe al codice stradale e canoni di impianti sportivi. Si tratterebbe di un combinato disposto tra omesse riscossioni ed entrate fasulle inserite in bilancio.
Ad esempio: chi era il dirigente nominato dal sindaco di destra Melogli intuitu personae, del settore Polizia Municipale, che aveva sovrastimato dell’80% le entrate per multe ? E le spese autorizzate, sulla base di coperture rivelatesi inesistenti, oggi scaricate sulle masse popolari isernine, a chi sono state utili ? E quanto ci costa la gestione del mega scandalo auditorium ? Tanto per fare esempi, perché il comune non attiva il recupero degli assurdi rimborsi per centinaia di migliaia di euro pagate per spese legali private, di cui hanno beneficiato gli amministratori inquisiti ? E valga anche, tra le altre, la nostra proposta, già ufficializzata dal 13/9/2013, di attivare l’azione risarcitoria prevista dalle stesse leggi borghesi, a carico degli amministratori responsabili, peraltro tutti benestanti, pari a 10 volte l’indennità di carica percepite, per gli effetti della legge n.183/2011.
La nuova Giunta del PD e di centrosinistra, non ha inteso attivare queste azioni benché da noi richieste e si prepara a scaricare la mala gesto della passata giunta di destra, sulle classi popolari isernine, già salassate dalle politiche di Renzi e della Troika.
Dobbiamo impedirlo. Il debito lo paghino i ceti dominanti isernini e i loro governanti locali che hanno causato il disastro finanziario comunale.

19/07/2015          IL COORDINATORE Tiziano Di Clemente

(by Nicola)

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