Privacy, indipendenza e cittadinanza civile: una vicenda molisana che parla all’Europa
1. Introduzione Quando si discute di privacy e tutela dei dati personali, spesso si immagina un terreno astratto e tecnico. Ma i dati non sono astrazioni: sono frammenti di noi. Quando vengono usati senza autorizzazione, non è una semplice irregolarità. È un atto che tocca la dignità e la libertà individuale. La vicenda che racconto è accaduta in Molise tra il 2014 e il 2017. È documentata da atti della Procura della Repubblica di Campobasso, attività della DIGOS, comunicazioni del Garante per la Protezione dei Dati Personali e da un atto parlamentare depositato al Senato della Repubblica. Oggi, mentre in Europa si discute della nomina di un’ex lobbista di Facebook a capo dell’autorità irlandese per la protezione dei dati, questa storia italiana diventa attuale. Mostra quanto la tutela dei cittadini e l’applicazione del GDPR richiedano autorità realmente indipendenti. 2. I fatti essenziali Il 14 maggio 2014 ricevo una telefonata da parte di una persona che si presenta come o...