mercoledì 26 ottobre 2011

MOZIONE GENERALE

Occorre ribellarsi contro il falso realismo che induce a rassegnarsi come a una fatalità a quel che invece appartiene alla responsabilità della politica e al ‘disordine stabilito’. Occorre realisticamente lottare perché il possibile sia realizzato e non consumato, forse per sempre.

Se i potenti della terra sono responsabili, essi non sono gli unici. Se gli inermi non si rassegneranno a essere inerti, se dichiareranno sempre più numerosi di non obbedire ad altra legge che a quella, fondamentale, dei diritti degli uomini e delle genti, che è in primo luogo Diritto, e diritto alla vita; se gli inermi andranno organizzandosi usando le loro poche ma durature armi - quelle della democrazia politica e le grandi azioni nonviolente "gandhiane'' prefiggendosi e imponendo scelte ed obiettivi di volta in volta limitati ed adeguati; se questo accadesse, sarebbe certo, così come oggi è certamente possibile, che il nostro tempo non sia quello della catastrofe.
 
Se i mezzi di informazione, se i potenti che hanno voluto onorarci per i riconoscimenti dei quali siamo stati insigniti, vorranno ascoltare e far ascoltare anche in questa occasione la nostra voce e l'opera nostra e di quanti in queste settimane stanno operando nel mondo nella stessa direzione, se le donne e gli uomini, se le genti sapranno, se saranno informati, noi non dubitiamo che il futuro potrà essere diverso da quello che incombe e sembra segnato per tutti e nel mondo intero. Ma solo in questo caso. 
 
Occorre subito scegliere, agire, creare
 
 
 
 
(by Nicola)
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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