mercoledì 27 luglio 2011

MORATORIA EOLICO SELVAGGIO

Riceviamo e pubblichiamo


Il giorno 23 luglio 2011 si è riunito in Campobasso, nella sede di via Ferrari n. 7, la Direzione Nazionale de L’Altritalia Ambiente, associazione nazionale riconosciuta quale soggetto di tutela ambientale con decreto ministeriale n. 61/soc/94 – G.U. 185 del 9/8/94.

La Direzione ha ribadito la sua posizione contraria alla realizzazione degli impianti industriali di produzione di energia dal vento così come si stanno realizzando, con uno stravolgimento del paesaggio naturale, dei beni ambientali e culturali, unica vera ricchezza del Paese, per ottenere trascurabili risultati sul piano dell’approvvigionamento di energia per il fabbisogno nazionale.

L’Altritalia ribadisce la sua posizione favorevole allo sfruttamento di fonti rinnovabili funzionali allo sviluppo sostenibile, non devastanti l’ambiente come sta accadendo per l’eolico ed il fotovoltaico a terra.

Perché si abbia un processo utile a soddisfare il fabbisogno energetico dell’Italia senza stravolgerla occorre un vero piano energetico che sviluppi fonti tradizionali e rinnovabili in maniera organica e diversificata con un forte impegno primario per l’ottimizzazione delle reti e degli impianti, anche privati, misura che rappresenterebbe “la prima fonte d’energia”. Questo sarebbe un piano capace di produrre attività economica diffusa, notevole occupazione qualificata e stabile, ricchezza per la società.

Per questi motivi la Direzione chiede la moratoria sull’eolico. Gli impianti industriali già installati, 3.500 torri per 7.500 unità, sono già eccessivi e devastanti rispetto agli scarsissimi benefici per i cittadini, non certo per chi, attorno alla loro attivazione, sta realizzando sproporzionati guadagni ed utili finanziari dagli aspetti spesso “molto oscuri”.

La Direzione Nazionale de L’AIA, alla luce di queste considerazioni, ritiene che in futuro si debba consentire la realizzazione solo di piccoli impianti funzionali alla produzione delle piccole e medie imprese ed a soddisfare parte dei bisogni privati, tornando alla originale ispirazione che ci vide impegnati con favore, per realizzare una rete di impianti diffusi e compatibili con l’ambiente ed una complessiva ed innovativa democratizzazione della produzione energetica.

Per tutte le considerazioni riportate in sintesi L’AIA si augura che il movimento per la difesa dell’ambiente in lotta in molte regioni e luoghi aggrediti trovino un coordinamento più forte per richiedere la moratoria dell’eolico e la formulazione di un vero piano energetico che punti sullo sviluppo compatibile con l’ambiente delle fonti energetiche rinnovabili, la modernizzazione e maggiore efficienza di quelle tradizionali, la diversificazione delle fonti, l’ottimizzazione di impianti e delle reti dove avviene la “dispersione energetica”, il risparmio con l’uso ed il consumo consapevole con un nuovo piano di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini in stretta e larga collaborazione con le associazioni riconosciute di tutela ambientale.

La Direzione de L’AIA è tornata sulla questione dell’eolico selvaggio nel Molise con un giudizio di grande positività dell’azione svolta nel sociale, sul piano istituzionale, sul piano legale insieme a 136 associazioni nazionali e locali, comitati di base, cittadini, per fermare l’aggressione che il territorio molisano subisce, dando mandato al Segretario Generale ed alla Delegazione molisana di continuare senza riserva nell’azione svolta.

La Direzione dà mandato al Segretario Generale Filippo Poleggi di rivolgere appello al Ministro dei Beni Culturali, al Ministro del Turismo ed ogni altra personalità e istanza istituzionale, per salvare la città Sannitico – romana di Saepinum – Altilia ed il Teatro Italico di Pietrabbondante dallo scempio degli impianti eolici, autorizzati su questi luoghi, sacri a chiunque ha animo e intelletto.

IL SEGRETARIO GENERALE
FILIPPO POLEGGI



(by Nicola)

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