giovedì 30 giugno 2011

Anche nel Molise, i palazzi del potere sono costretti a cedere solo quando vengono assediati dal popolo

Pubblichiamo quanto ricevuto dal Coordinatore regionale del PCL Molise Tiziano DI CLEMENTE

L’approvazione della mozione consiliare del 28 giugno, che obbliga la Regione Molise a costituirsi in giudizio per opporsi e resistere al ricorso proposto dal governo Berlusconi innanzi alla Corte Costituzionale contro la L.R. n.23/2010, rappresenta un’altra importante vittoria strappata dal movimento popolare della rete molisana in difesa del paesaggio, dell’ambiente e dei beni culturali del Molise.
Il rais di Arcore e la sua corte, ovviamente, hanno prodotto tale ennesimo ricorso contro la popolazione molisana, in nome del capitale e della barbara legge del profitto, ad esclusivo sostegno degli interessi delle multinazionali del settore (per le quali sono intervenute normative di favore negli ultimi venti anni, varate da entrambi i poli della borghesia italiana, dalla destra al “centrosinistra”).
Ma chi sono i basisti politici del Molise di questi intrallazzi ?
Son convinto che qui se non stiamo attenti rischiamo di ricevere veramente un assalto selvaggio da parte di persone che fanno affari loschi, non mi interessa se è interessata anche la malavita, fanno ben a controllare anche questo, ma sicuramente ci sono imprenditori scaltri che vogliono saccheggiare il nostro territorio”.
Questa non è la dichiarazione di un partito orgogliosamente e liberamente marxista rivoluzionario come è il PCL Molise, ma la dichiarazione dell’Assessore Regionale Marinelli del PDL nella seduta consiliare regionale del 21-7-2009 (vedi resoconto a verbale).
In particolare tutti i molisani ricordino bene i nomi di questi consiglieri regionali: Adelmo Berardo, Gennaro Chierchia, Francesco Di Falco, Enrico Fanelli, Enrico Gentile, Michele Iorio, Raffaele Mauro, Michele Pangia, Antonino Molinaro, Quintino Pallante, Mario Pietracupa. 
Sono coloro che risultano assenti al voto della mozione suddetta: tra essi, solo quelli che presenteranno una documentata giustificazione di impedimento personale per cause di forza maggiore, potranno essere cancellati dal novero di coloro che hanno cercato di boicottare il numero legale per la mozione, peraltro fallendo miseramente nel loro bieco intento.
Al di la degli aspetti giudiziali che seguiranno il loro corso, il verso significato di questa vittoria è l’opposizione all’ennesimo tentativo del governo Berlusconi-Bossi di calpestare la volontà popolare del Molise, tentando maldestramente di far annullare centralmente la parte di normativa regionale che impedisce l’eolico selvaggio in particolari zone di pregio del Molise, strappata con la lotta continua della rete civica e popolare.
Perciò pensiamo che è questa la strada su cui la lotta deve continuare, quella della mobilitazione popolare e della piazza, con il coinvolgimento ulteriore degli studenti e dei lavoratori, delle intellettualità indipendenti presenti nel Molise.
E’ la riprova che, anche nel Molise, i palazzi del potere sono costretti a cedere solo quando vengono assediati dal popolo.

Lì 30-06-2011     IL COORDINATORE REGIONALE DEL PCL MOLISE
                                Tiziano Di Clemente

(by Segreteria OML)

Nessun commento:

Posta un commento