Il decreto Balduzzi prevede un reparto di Chirurgia Vascolare per
400.000-800.000 abitanti. Nel Molise , con 300.000 abitanti ce ce ne
sono tre, uno al Cardarelli di Campobasso, un altro alla Neuromed ed un altro alla Cattolica, con posti pubblici convenzionati.
Sempre il Decreto Balduzzi prevede una neurochirurgia per 1.200.000-600.000 abitanti. Per questo motivo é stato tolta al Cardarelli di Campobasso ma posti pubblici regionali di neurochirurgia sono stati dati alla Neuromed.
Una geriatria, secondo il decreto Balduzzi, può essere attivata con un bacino di utenza di 800.000-400.000 abitanti. Il Molise non lo potrebbe avere eppure un reparto di geriatria con posti pubblici é attivo presso Villa Maria a Campobasso.
Come é possibile tutto questo se il Decreto Balduzzi non lo prevede? Perché questo decreto è indicativo e non prescrittivo. Viene buttato in faccia alla popolazione per giustificare quando si chiude un reparto, viene sottaciuto quando si devono soddisfare esigenze clientelistiche imprenditoriali.
Allora perché si lotta tanto per modificare questo decreto visto che non impedisce alcuna scelta reale a livello regionale nel budget del proprio fondo sanitario? Per dare un osso da addentare alla popolazione che non va a toccare i veri problemi dello sfascio sanità.
Toma dice di voler ripristinare un Dea di II livello a Campobasso e due Dea di I livello a Termoli ed Isernia. Immaginiamo che l'ostacolo vero per queste scelte é il Balduzzi e questo venga abolito. Con quali soldi farà queste scelte? Se il 43%del fondo sanitario regionale va ai privati convenzionati insieme al 40% dei posti letto e questi li utilizzano per fare soldi con una utenza extraregionale, dove verranno presi i fondi ed i posti letto per queste scelte? A livello regionale si continua ad anticipare alle strutture private 50 milioni di euro per prestazioni extraregionali. Questo implica permanere nel commissariamento con tutti gli oneri e non si vuole cambiare questa scelta.
Tutto questo per dire che la lotta al decreto Balduzzi é una bufala per indirizzare la rabbia su un binario morto.
Come diceva Falcone segui i soldi ed arrivi alle centrali della mafia. Così in sanità segui i soldi e vedi il perché fallisce un sistema pubblico. Ma nessuno vuole indirizzare l'attenzione su questi temi ed allora tutti contro il decreto Balduzzi che non fa male a nessuno e non risolverà alcun problema reale la sua modifica o abolizione e non inciderà sugli interessi clientelari ed imprenditoriali.
Meditate gente...
Fonte: blog Lucio Pastore
(by nicola)
Sempre il Decreto Balduzzi prevede una neurochirurgia per 1.200.000-600.000 abitanti. Per questo motivo é stato tolta al Cardarelli di Campobasso ma posti pubblici regionali di neurochirurgia sono stati dati alla Neuromed.
Una geriatria, secondo il decreto Balduzzi, può essere attivata con un bacino di utenza di 800.000-400.000 abitanti. Il Molise non lo potrebbe avere eppure un reparto di geriatria con posti pubblici é attivo presso Villa Maria a Campobasso.
Come é possibile tutto questo se il Decreto Balduzzi non lo prevede? Perché questo decreto è indicativo e non prescrittivo. Viene buttato in faccia alla popolazione per giustificare quando si chiude un reparto, viene sottaciuto quando si devono soddisfare esigenze clientelistiche imprenditoriali.
Allora perché si lotta tanto per modificare questo decreto visto che non impedisce alcuna scelta reale a livello regionale nel budget del proprio fondo sanitario? Per dare un osso da addentare alla popolazione che non va a toccare i veri problemi dello sfascio sanità.
Toma dice di voler ripristinare un Dea di II livello a Campobasso e due Dea di I livello a Termoli ed Isernia. Immaginiamo che l'ostacolo vero per queste scelte é il Balduzzi e questo venga abolito. Con quali soldi farà queste scelte? Se il 43%del fondo sanitario regionale va ai privati convenzionati insieme al 40% dei posti letto e questi li utilizzano per fare soldi con una utenza extraregionale, dove verranno presi i fondi ed i posti letto per queste scelte? A livello regionale si continua ad anticipare alle strutture private 50 milioni di euro per prestazioni extraregionali. Questo implica permanere nel commissariamento con tutti gli oneri e non si vuole cambiare questa scelta.
Tutto questo per dire che la lotta al decreto Balduzzi é una bufala per indirizzare la rabbia su un binario morto.
Come diceva Falcone segui i soldi ed arrivi alle centrali della mafia. Così in sanità segui i soldi e vedi il perché fallisce un sistema pubblico. Ma nessuno vuole indirizzare l'attenzione su questi temi ed allora tutti contro il decreto Balduzzi che non fa male a nessuno e non risolverà alcun problema reale la sua modifica o abolizione e non inciderà sugli interessi clientelari ed imprenditoriali.
Meditate gente...
Fonte: blog Lucio Pastore
(by nicola)
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